
Nicoletta Natalini ieri pomeriggio in Commissione sanità
Fusione delle due aziende sanitarie, sostenibilità economica e miglioramento delle performance nell’erogazione dei servizi. Nicoletta Natalini, direttrice generale dell’Ausl e di Cona, si presenta in Commissione Sanità del Consiglio comunale con un piglio consapevole della sfida, ma al contempo concentrato sulle priorità. A proposito di queste ultime, è molto diretta: "Le liste d’attesa – scandisce a chiare lettere – restano uno dei focus principali sui quali agire. Se da un lato c’è il massimo impegno da parte delle aziende per ridurre i tempi, dall’altra occorre evitare di ricorrere a visite specialistiche senza comprovate necessità". Tradotto: limitare il più possibile di sottoporsi a esami specialistici al di fuori dei percorsi di screening. Un’operazione per la quale, dice Natalini, "occorre un buon livello di sensibilizzazione anche sulla parte prescrittiva". Resta, in ogni caso, un dato significativo che certifica l’impegno delle strutture sanitarie a garanzia delle prestazioni specialistiche. Lo scorso anno, sono state erogate ben 56mila visite in più rispetto al 2023. Nella geografia della politica sanitaria locale, i Cau – in ossequio alle indicazioni regionali – restano. Ora l’impegno è quello di "realizzare anche a Ferrara le reti cliniche".
Parallelamente, continua la direttrice generale, fra gli obiettivi di mandato c’è quello di "prestare una grande attenzione alle aree interne". Anche da qui, passa l’integrazione – vera, come ribadisce il presidente della Commissione, Francesco Levato (FI) – delle due aziende. "La fusione – riprende Natalini – è un percorso che si compone di varie fasi. Ed è per questo che ho deciso di nominare un unico direttore sanitario e un unico direttore amministrativo delle due aziende". Dopo un interessante excursus dedicato alle prestazioni erogate tramite la chirurgia robotica, con un particolare focus sull’urologia – che ha restituito l’immagine di Ferrara come punto di eccellenza in questo senso – il capitolo investimenti. Complessivamente, la direzione generale, conta su un plafond di risorse che si aggira attorno ai 17 milioni di euro. In parte derivanti dal Pnrr e in parte di altra natura. Fra le priorità identificate da Natalini, anche per suffragare "l’ottimo rapporto di collaborazione con il Comune di Ferrara, ognuno nei suoi ambiti", c’è la "valorizzazione della Cittadella San Rocco". Da ultimo, un dato eloquente che riguarda il pronto soccorso. Fissato il benchmark di riferimento in termini di attese dei pazienti in pronto soccorso (il parametro è a sette ore di attesa) emerge che l’ospedale di Cona, confrontandolo con gli altri di pari dimensioni a livello regionale, è il più virtuoso. Ossia il pronto soccorso nel quale i pazienti aspettano meno tempo. All’esito del confronto, il plauso a Natalini da parte dei consiglieri è pressoché unanime. Ma è l’assessore alla Sanità, Cristina Coletti, a dare seguito alle parole di Natalini. "I cinque anni appena trascorsi – ricorda – pur segnati da varie difficoltà, sono stati anni di grande collaborazione tra le aziende sanitarie e il Comune. L’obiettivo che ci ha sempre mossi è la garanzia di servizi di qualità per i nostri cittadini".