"Solo il 33% delle aree demaniali di costa è attualmente occupato da concessioni o lo sarà a breve. Il restante 67% è completamente libero: lo ha stabilito il tavolo tecnico consultivo voluto dal governo. È quindi confermata la tesi che noi di Cna sosteniamo da tempo: in Italia non c’è alcuna scarsità della cosiddetta ‘risorsa spiaggia’, e quindi non c’è una reale necessità di applicare la direttiva Bolkenstein". Sono queste le parole dell’imprenditore e presidente provinciale di Cna Balneari Nicola Ghedini, che vede aprirsi nuove prospettive a seguito dell’accertamento effettuato dal Tavolo tecnico istituito a maggio alla presidenza del Consiglio dei ministri. Una tesi che, come riporta Ghedini, da tempo viene portata avanti da Cna e che oggi trova conferme dall’accertamento effettuato dal tavolo tecnico e potrebbe aprire uno spiraglio per il superamento della ‘Bolkestein’: "Superare definitivamente la ‘Bolkestein’ sarebbe fondamentale per chi opera sui Lidi e in tutta l’Emilia Romagna. Il rischio di perdere le concessioni – spiega il presidente provinciale di Cna Balneari – ha costretto moltissimi operatori a bloccare tutti gli investimenti che non fossero finalizzati all’attività ordinaria. E invece, mai come oggi, è necessario investire nel miglioramento delle strutture balneari: il clima cambia rapidamente, e con esso cambia il turismo. Siamo in ottobre, ma anche sui nostri Lidi ci sono ancora turisti che vogliono godersi questa estate prolungata. È in corso un processo di destagionalizzazione indotto dai cambiamenti climatici. C’è quindi bisogno di strutture adeguate al nuovo turismo, che siano sostenibili e ‘green’ dal punto di vista ambientale, tecnologicamente avanzate e moderne, in grado di sostenere la nuova domanda. Per tutto questo ci vogliono soldi, ma come fai a investire se rischi di perde la tua concessione da un momento all’altro?". Certezze per il futuro che, secondo Ghedini, sono un diritto per gli operati del settore che portano "avanti una costante opera di manutenzione del territorio costiero che comporta spese elevate e investimenti costanti".
Cronaca"Le spiagge ci sono. Ora stop Bolkestein"