Lega: "Caro bollette e famiglie, parliamo con i gestori di luce e gas"

Curtarello del Carroccio auspica che l’amministrazione crei un tavolo di lavoro per aiutare i debitori

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"Instaurare con i gestori di luce e gas un tavolo di lavoro per agevolare le posizioni debitorie nei confronti degli utenti in difficoltà economico-finanziarie". E’ il filo conduttore di una mozione consigliare presentata dalla Lega, tesa ad impegnare il sindaco e la sua giunta nel dare una mano, sostenere, in accordo appunto coi gestori di tali servizi, quei soggetti, famiglie o imprese, che si trovano in uno stato di forte disagio per andare avanti. La discussione, per norme di regolamento legate all’approvazione di modifiche di bilancio ed al Dup iscritte all’odg, è comunque slittata alla prossima seduta.

Ma il capogruppo Ottavio Curtarello ci tiene a sottolineare sin da ora i punti cardine della proposta. "Il vertiginoso aumento dei prezzi delle bollette, fluttuanti e poco prevedibili dato l’incerto scenario geopolitico del momento e l’andamento del mercato-spiega-vanno ad incidere, pesando gravosamente oltre che sulle attività economiche, anche sui nuclei famigliari e le persone più socialmente fragili" Da qui parte la considerazione che "una maggiore elasticità delle condizioni di ammissione ai piani di rientro, nonché l’incremento del numero di rate di recupero; l’allargamento della tempistica per il distacco dei contatori ed una più ampia dilazione dei termini di preavviso o altro potrebbero, ad esempio, aiuare tali soggetti vulnerabili". C’è il rischio che la povertà energetica aumenti in modo esponenziale in Italia a causa dell’impennata simultanea dei prezzi di luce e gas. Solo nei primi tre mesi dell’anno, i costanti rincari in bolletta hanno visto una crescita significativa delle famiglie in difficoltà, dall’8% nel 2020 (ultima stima Oipe, pari a 2,1 milioni di famiglie) al 13,34% nel primo trimestre del 2022 (con un aumento di circa 1,33 milioni di famiglie in povertà energetica). Questo valore sarebbe il più alto mai riscontrato da quanto la misurazione del fenomeno è cominciata, superiore al picco di poco meno del 9% registrato nel 2018.

Nando Magnani