Legge ’Salvamare’, i pescatori a caccia di rifiuti "È previsto il coinvolgimento delle scuole"

La deputata Rossella Muroni sottolinea l’importanza del testo che permette di portare a terra la spazzatura raccolta in acqua

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Il Senato ha definitivamente approvato la cosiddetta Legge ‘Salvamare’, dopo il via libera arrivato dalla Camera il mese scorso, concludendo l’iter iniziato nel 2018 con la presentazione del disegno di legge da parte dell’allora ministro dell’Ambiente Sergio Costa (arrivato al Governo in orbita Movimento 5 Stelle), prendendo spunto dalla proposta di legge sul ‘Fishing for litter’ avanzata dalla deputata di FacciamoEco Rossella Muroni. La legge, in sostanza, consentirà ai pescatori di portare e conferire a terra i rifiuti che recuperano in mare, nei fiumi, nei laghi o nelle lagune, senza doverne sostenere i costi di smaltimento. Questa legge promuove, inoltre, il riciclo di plastica e altri materiali ‘pescati’. "Considerando che i rifiuti plastici che finiscono in mare si scompongono in parti sempre più piccole che vengono ingerite dai pesci entrando nella catena alimentare, si tratta di un’arma in più a tutela di ambiente e salute – ha spiegato Muroni -. Vista l’importanza dei comportamenti corretti da parte di noi cittadini, il testo prevedere anche attività di sensibilizzazione ed educazione ambientale nelle scuole.

Essere arrivati finalmente a questa legge è una buona notizia per il Paese, per la quale dobbiamo ringraziare anche i progetti sperimentali di recupero dei rifiuti marini già realizzati lungo le coste dello Stivale e l’impegno per i nostri mari delle associazioni ambientaliste, come Legambiente, MareVivo, Wwf e Greenpeace, ai quali ci siamo tutti ispirati". Progetti sperimentali che sono stati realizzati anche sulla costa comacchiese, proprio grazie al progetto ‘Fishing for litter’ che ha visto ogni anno rinnovarsi la sinergia tra il Circolo Legambiente, i porti di Porto Garibaldi e Goro, e la collaborazione della società Clara per lo smaltimento.

f.v.