
Qualcuno, in questi mesi di aspro dibattito sulla ricaduta dei grandi eventi (come il concerto di Springsteen), ha perfino messo in dubbio la collaborazione tra ateneo e Comune. E invece, ieri, è stato presentato ufficialmente l’Osservatorio economico sui grandi eventi, realizzato in collaborazione con Ascom e il supporto di Multicopia guidata da Maurizio Guerzoni. L’osservatorio si concentra su due punti: la misurazione dell’impatto degli eventi sul tessuto cittadino e la ‘profilazione’ degli studenti universitari. Una ricerca, quest’ultima, che ha come obiettivo quello di studiare le esigenze dei ragazzi che vengono a studiare nella nostra città anche in termini di customer satisfaction. Tenendo presente che, un precedente studio realizzato da Stefano Bonnini, docente associato di Economia che si occuperà delle rilevazioni anche in seno all’Osservatorio, l’indotto degli studenti è calcolato in oltre 90 milioni di euro. "Questo osservatorio – spiega il sindaco Alan Fabbri – nasce da una collaborazione tra pubblico e privato che mira a misurare l’impatto economico degli studenti e dei grandi eventi in città. Il punto di partenza è stato il concerto di Springsteen che ha fornito alla città un richiamo internazionale. Ma questo strumento potrà essere utile anche per capire gli impatti di rassegne come Internazionale, Buskers e Ferrara Summer Festival". Oltre a essere un buon viatico per misurare il livello di gradimento delle mostre realizzate a Palazzo Diamanti. Ciò che promette Fabbri è un approccio "laico" a questo tipo di indagini che serviranno "al territorio, per capire le esigenze di ferraresi e turisti".
È la rettrice di Unife, Laura Ramaciotti, a sottolineare come l’osservatorio sia "uno strumento al servizio di cittadini e imprese, per fornire dati utili per pianificare strategie finalizzate alla crescita socio-economica". Per ora a partecipare è solo il Comune, ma non si escludono collaborazoni con altre realtà territoriale. Ma d’altra parte, come rimarcano presidente provinciale e direttore generale di Confcommercio, Marco Amelio e Davide Urban, "Ferrara è un traino per l’intero territorio". Con questo strumento, proseguono, "l’obiettivo è quello di trattenere i ragazzi anche dopo la fine del ciclo di studi". Ad entrare nel merito della ricerca è Bonnini: "L’indagine sugli studenti è di tipo censuario, attraverso interviste via web. L’indotto è dunque calcolato sulla base delle risposte individuali, oltre a una targhettizzazione delle singole categorie studentesche".
Tornando al 2019, è stato calcolato – sulle matricole – un indotto di circa 5300 euro pro capite su base annua. La massimizzazione dell’impatto è rappresentata dai fuorisede (il cui indotto calcolato è di 75 milioni). Per l’affaire Springsteen, "l’indagine è stata condotta a campione: abbiamo intervistato uno spettatore ogni cento fermato ai cancelli del parco".
Federico Di Bisceglie