REDAZIONE FERRARA

L’indagine tra consulenze e ritardi. La famiglia: "Fu infortunio sul lavoro. Ora fare chiarezza su chi autorizzò"

Gli avvocati di Benetti potrebbero depositare presto una memoria. Focus su sopralluogo e scelta del sito. Mentre nulla si sa dello studio che dovrà stabilire i perché del crollo. "Il deposito? Doveva essere a fine marzo".

Gli avvocati di Benetti potrebbero depositare presto una memoria. Focus su sopralluogo e scelta del sito. Mentre nulla si sa dello studio che dovrà stabilire i perché del crollo. "Il deposito? Doveva essere a fine marzo".

Gli avvocati di Benetti potrebbero depositare presto una memoria. Focus su sopralluogo e scelta del sito. Mentre nulla si sa dello studio che dovrà stabilire i perché del crollo. "Il deposito? Doveva essere a fine marzo".

C’è una consulenza medico legale che mette la parola fine a ogni dubbio sulla morte di Davide Benetti. C’è un indagato, il proprietario di Villa Beicamina, a Ro Ferrarese, per omicidio colposo (e lesioni colpose per quanto riguarda Giovanni Delle Molle, l’operatore Pro Loco che volò giù con il prof, ndr). Ma manca ancora l’ultimo, fondamentale, tassello: la causa del crollo della pavimentazione e, nell’eventualità di ipotesi di reato, relative responsabilità di terzi. La consulenza tecnica affidata dal pm Sveva Insalata a Giuseppe Cardillo, ancora non è stata depositata. Un accertamento che dovrà riferire, inoltre, sulla tipologia dell’immobile di via Nugarazza, civico 1, e sul suo stato di manutenzione; sulla struttura del balcone crollato, verificando se tale edificazione sia successiva alla costruzione della villa. È del 20 gennaio il conferimento dell’incarico al consulente tecnico, con 60 giorni di tempo per il deposito. "Ma ad oggi – chiosa l’avvocato Simone Bianchi che con la collega Ilaria Ricchieri rappresentano Valentina Antonellini, mamma di Benetti – non sappiamo nulla. Abbiamo la certezza del sopralluogo iniziale, poi non è stata svolta ulteriore attività con il coinvolgimento dei consulenti di parte, i quali per legge devono essere presenti ad ogni operazione. Oggi, ripeto, non ci risulta nessuna analisi dei materiali della struttura crollata". Proprio per questo il legale, il 14 aprile, ha depositato un sollecito in Procura.

Ma in via Mentessi, presto, potrebbe arrivare anche una memoria per chiedere ulteriori accertamenti "sulle posizioni – prosegue l’avvocato – dei soggetti che hanno autorizzato quel tipo di gita scolastica". Il motivo è presto spiegato: "Ad oggi risulta un solo indagato – prosegue Bianchi –, ma vista la mancanza di ogni responsabilità dell’Azienda ospedaliera, dunque una interruzione del nesso causale, a tutti gli effetti ci troviamo di fronte a un infortunio sul lavoro. Faremo le nostre valutazioni e chiederemo al pubblico ministero di verificare eventuali nuove iscrizioni".

Un passo indietro. Il 9 dicembre, giorno del crollo, il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Copparo, Domenico Marcello Urbinati, relaziona con una memoria di due pagine il maresciallo Nicola Rauli della stazione carabinieri di Ro Ferrarese. Si parla delle uscite didattiche nell’ambito del "progetto di continuità denominato Giardini e monumenti", le quali si concretizzeranno su tre siti: Villa Bighi a Copparo, il Santuario della Madonna della Galvana a Berra e, appunto, la settecentesca Villa Beicamina di Ro, denominata anche Rivani-Farolfi. "La scelta di visitare la villa di Ro – si legge nel documento – è frutto della conformazione dello spazio che include anche un giardino, oltre alla rilevanza storica del sito, citato nel romanzo di Bacchelli ’Il mulino del Po’ e nel XVIII secondo una sede conventuale". Trentatré bambini, accompagnati da quattro insegnanti, tra cui Davide Benetti.

"Il fatto che il sito – prosegue il dirigente – non fosse aperto al pubblico e che fosse aperto eccezionalmente alla visita della scuola, ha rappresentato un’ulteriore opportunità preziosa, grazie all’impegno del signor Dalle Molle della Pro Loco di Guarda, che si è impegnato a chiedere la disponibilità del sito alla proprietà". L’uscita degli studenti – una V elementare e una II media–, precisa ancora il dirigente, era stata ’vistata’ dai genitori, "informati per il tramite del rappresentante di classe sia a seguito dell’autorizzazione in sede di interclasse". Si arriva, poi, a parlare del sopralluogo fatto alla villa: "Lunedì 25 novembre alle 10 la prof C. ha proceduto ad effettuare un breve sopralluogo per condividere i dettagli organizzativi con il sig. Dalle Molle". Ed è proprio su quello e sull’autorizzazione alla gita a Villa Beicamina, "identificata da un gruppo di lavoro come spazio per il primo appuntamento del progetto ’Giardini e monumenti’", che ora i legali della famiglia Benetti vogliono che venga fatta chiarezza.

Nicola Bianchi