ALBERTO LAZZARINI
Cronaca

L’inflazione morde anche in città. Nel carrello costa ai ferraresi oltre 1.200 euro in più all’anno

Secondo i dati forniti dall’Unione consumatori, che ha elaborato le rilevazioni dell’Istat, . Ferrara si piazza al 38esimo posto con un indice del 5,1% contro una media-Paese del 5,4. .

L’inflazione morde anche in città. Nel carrello costa ai ferraresi oltre 1.200 euro in più all’anno
L’inflazione morde anche in città. Nel carrello costa ai ferraresi oltre 1.200 euro in più all’anno

L’inflazione morde anche a Ferrara. La nostra provincia infatti, secondo i dati forniti dall’Unione consumatori che ha elaborato le rilevazioni dell’Istat, si piazza al 38esimo posto con un indice di inflazione, calcolato all’agosto scorso, del 5,1% contro una media-Paese del 5,4. La lievitazione del costo della vita comporta un aggravio per i portafogli delle famiglie ferraresi di 1232 euro l’anno. La media nazionale, qui, è più bassa: 1174 euro. In regione siamo quarti dopo Ravenna che "conquista" (suo malgrado) l’ultimo posto della top ten (1377 euro l’ulteriore esborso annuo familiare), superando Bologna 23esima e Modena trentesima. Fa eccezione la virtuosa Reggio Emilia, appena 67esima, con una penalità di meno di mille euro a famiglia. La classifica è guidata da Grosseto dove l’inflazione è al 7,2%, davanti a Milano e via via a molte città lombarde e liguri. A livello regionale, infatti, l’inflazione più alta è subita proprio dalle due citate regioni (la Liguria è in testa), mentre la Basilicata chiude la graduatoria con un modesto 3,5% e appena 678 euro di esborso aggiuntivo. L’Emilia-Romagna si colloca al settimo posto e subisce meno della media nazionale l’effetto nocivo del caro-vita (5% contro il già citato 5,4%) e paghiamo un surplus di 1189 euro. L’ulteriore stretta impressa l’altro ieri dalla Banca europea dovrebbe far raffreddare l’inflazione che da qualche tempo è comunque in calo sia pure non alla velocità desiderata. Va da sé, però, che questa antica misura di politica monetaria potrebbe rallentare l’economia con altre negative conseguenze. In ogni caso, è noto, l’inflazione va combattuta anche perché sono le classi meno abbienti a rimetterci maggiormente insieme ai percettori di redditi fissi (stipendi e pensioni). L’avvocato Gaia Fabrizia Righi, responsabile della delegazione di Ferrara dell’Unione consumatori, commenta i dati sottolineando che si tratta "di una conferma delle difficoltà del tessuto economico ferrarese: assenza di lavoro e di nuovi progetti imprenditoriali". Oltre ai guai derivanti dalle carenze della struttura economica, quindi, "veniamo bastonati anche dall’inflazione. C’è insomma qualcosa che continua a non andare. E’ un problema antico, va detto".

Questa rilevazione fa il paio, aggiunge "con le tante altre classifiche di carattere economico e imprenditoriale dove siamo posizionati molto indietro. Si sta facendo troppo poco. Ferrara pare come sempre abbandonata a sé stessa quando invece bisogna renderla attrattiva".