
L’inflazione morde anche a Ferrara. La nostra provincia infatti, secondo i dati forniti dall’Unione consumatori che ha elaborato le rilevazioni dell’Istat, si piazza al 38esimo posto con un indice di inflazione, calcolato all’agosto scorso, del 5,1% contro una media-Paese del 5,4. La lievitazione del costo della vita comporta un aggravio per i portafogli delle famiglie ferraresi di 1232 euro l’anno. La media nazionale, qui, è più bassa: 1174 euro. In regione siamo quarti dopo Ravenna che "conquista" (suo malgrado) l’ultimo posto della top ten (1377 euro l’ulteriore esborso annuo familiare), superando Bologna 23esima e Modena trentesima. Fa eccezione la virtuosa Reggio Emilia, appena 67esima, con una penalità di meno di mille euro a famiglia. La classifica è guidata da Grosseto dove l’inflazione è al 7,2%, davanti a Milano e via via a molte città lombarde e liguri. A livello regionale, infatti, l’inflazione più alta è subita proprio dalle due citate regioni (la Liguria è in testa), mentre la Basilicata chiude la graduatoria con un modesto 3,5% e appena 678 euro di esborso aggiuntivo. L’Emilia-Romagna si colloca al settimo posto e subisce meno della media nazionale l’effetto nocivo del caro-vita (5% contro il già citato 5,4%) e paghiamo un surplus di 1189 euro. L’ulteriore stretta impressa l’altro ieri dalla Banca europea dovrebbe far raffreddare l’inflazione che da qualche tempo è comunque in calo sia pure non alla velocità desiderata. Va da sé, però, che questa antica misura di politica monetaria potrebbe rallentare l’economia con altre negative conseguenze. In ogni caso, è noto, l’inflazione va combattuta anche perché sono le classi meno abbienti a rimetterci maggiormente insieme ai percettori di redditi fissi (stipendi e pensioni). L’avvocato Gaia Fabrizia Righi, responsabile della delegazione di Ferrara dell’Unione consumatori, commenta i dati sottolineando che si tratta "di una conferma delle difficoltà del tessuto economico ferrarese: assenza di lavoro e di nuovi progetti imprenditoriali". Oltre ai guai derivanti dalle carenze della struttura economica, quindi, "veniamo bastonati anche dall’inflazione. C’è insomma qualcosa che continua a non andare. E’ un problema antico, va detto".
Questa rilevazione fa il paio, aggiunge "con le tante altre classifiche di carattere economico e imprenditoriale dove siamo posizionati molto indietro. Si sta facendo troppo poco. Ferrara pare come sempre abbandonata a sé stessa quando invece bisogna renderla attrattiva".