Linguaggio e azioni, Unife in prima linea

Maria Gabriella

Marchetti *

Statistiche e numeri dimostrano che la violenza ha varie facce, varie nature e varie modalità per essere realizzata; anche la disuguaglianza fra uomo e donna è una forma di violenza perché non permette lo sviluppo della persona e non consente di realizzare tutti i propri diritti. Il processo passa per l’agire e il ricordare. In ateneo, l’organizzazione di corsi gratuiti di autodifesa o il vademecum multilingue contro la violenza di genere si pongono in continuum con quelle volte alla realizzazione di una società più equa, dove le diversità trovino uguale dignità e spazio: “equality & diversity” come recita il nome del sito che raccoglie i nostri documenti e iniziative. È un impegno quotidiano, come quotidiano è l’atto di parlare: non a caso Unife adotta l’uso del linguaggio di genere; se la parola dà forma alla realtà, dal suo uso discende quella visibilità da cui può partire il riconoscimento delle persone, dei loro diritti e delle loro minacce. Equità e diversità sono per Unife asset enunciati nel piano strategico, che dedica una sezione ai temi delle pari opportunità, benessere e disabilità, stabilendo obiettivi e prevedendo precisi indicatori per monitorarne il raggiungimento. A sostegno , il Consiglio di Parità e il Consiglio Unico di Garanzia che ha recentemente aderito al Protocollo nazionale contro la violenza di genere. In Unife sono realtà consolidate iniziative che ancora oggi altrove fanno notizia: dal Bilancio di genere ai baby pit stop, dall’identità alias, ai servizi di counseling e supporto psicologico risultati fondamentali in questo periodo di pandemia. In una società che trova forza nel fare rete, Unife è parte attiva in protocolli d’intesa e tavoli di lavoro con istituzioni, enti ed associazioni per contrastare ogni forma di discriminazione. Per cambiare bisogna essere tutti coinvolti, agire sulla cultura, sul rispetto, sull’educazione emotiva e sentimentale in tutti i gradi del sistema istruzione dalle materne fino all’Università, perché se un uomo violento rappresenta solo se stesso, la sua violenza riguarda tutti.

* prorettrice Unife delegata

alle Pari opportunità