Lista civica, scontro Fabbri-Corradi

Botta e risposta tra Alan Fabbri, intervenuto a sostegno di Saletti, e il giovane candidato del centrosinistra

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di Claudia Fortini

Botta e risposta tra Alan Fabbri e Tommaso Corradi. Il sindaco di Ferrara, ex sindaco di Bondeno e anima dal 2009, del consenso della Lega e del centrodestra, scende nell’arena. Non aveva mai preso la parola fino ad ora. L’ha fatto domenica, all’estivo 2000, intessendo il sostegno per Simone Saletti – attuale sindaco facente funzione, dopo che Fabio Bergamini è andato sui banchi del consiglio regionale – presentando i punti fermi del governo del territorio e inveendo, con i toni che solo la politica conosce, contro il candidato a sindaco del centro sinistra Tommaso Corradi.

"Ho una suggestione in testa in questi giorni – ha premesso Fabbri -. Il segretario del Partito democratico Tommaso Corradi si è riscoperto civico. E’ una cosa che può andare bene per una elezione regione, l’ha fatto Bonaccini, ma per lui no". Un’invettiva a tutti gli effetti: "Il suo partito – ha ribadito Alan Fabbri – è quello che ha chiuso l’ospedale di Bondeno e che ha governato questa provincia. Io sono la prova della loro sconfitta. Oggi Corradi si riscopre civico dopo tutte le battaglie che ha fatto per il ‘signor Renzi’. Quello che ha affossato la Cassa di Risparmio di Ferrara e ha chiesto la chiusura della Camera di commercio, quello che ha finanziato le grosse cooperative. Corradi si riscopre improvvisamente civico e suona a tutti i campanelli, in una campagna elettorale che invece noi vogliamo combattere con grande serietà". Parole pronunciate domenica, in occasione dell’evento elettorale che presentava le quattro liste che sostengono Simone Saletti alle quali ieri, nella prima mattinata, Corradi ha ribattuto.

"Il sindaco di Ferrara torna ad attaccarmi – ha premesso Corradi - questa volta con l’accusa che starei recitando la parte del finto civico, quando sono stato per anni segretario del Pd. È un percorso che non rinnego – sottolinea - e di cui anzi sono orgoglioso. La cosa curiosa è che l’accusa parta da chi, nel 2014, ha guidato "E... avanti", concepita con finalità analoghe alla nostra ‘Bondeno in Testa’, ovvero come spazio politico in cui far entrare istanze esterne al perimetro dei partiti". Il candidato del centro sinistra si toglie un sassolino dalla scarpa: "Ringrazio il sindaco di Ferrara per le tante attenzioni – conclude Corradi –, segno che da quelle parti inizia ad esserci parecchia irrequietezza per il risultato finale. Il motivo è semplice: da qui, passano le fortune politiche della provincia. In questa chiave, Bondeno viene vista come un tassello di un gioco più grande di noi. Ma noi non siamo interessati a dinamiche che hanno il cuore altrove, né a polemiche con chi amministra altre città, a cui, anzi, facciamo gli auguri per i tanti problemi che si trova a dover risolvere. Noi pensiamo a Bondeno e basta: qui siamo e qui vogliamo rimanere".

Dal canto suo domenica il primo cittadino del capoluogo, Fabbri, è stato per i presenti all’evento, il fulcro rassicurante della campagna elettorale di Saletti: "Noi parliamo di bilanci – ha detto – di cose che abbiamo fatto e che siamo in grado di fare. Sono certo che Simone Saletti sarà il sindaco di Bondeno nei prossimi cinque anni e completerà i programmi che sono già stati iniziati. Abbiamo costruito tante cose insieme in questi anni. Siamo con lui ed è una squadra vincente".