Lite per il prezzo della droga, spunta un machete

Il pusher non vuole dare il resto al cliente. Lui lo insegue

I carabinieri e l’esercito sul posto

I carabinieri e l’esercito sul posto

Ferrara, 31 luglio 2018 - Un ‘tira e molla’ sul costo di una dose è degenerato in un inseguimento coltello alla mano. Anzi, machete, stando ai racconti del ragazzo inseguito. Coltello o machete, poco o nulla cambia al significato di quanto accaduto ieri, in pieno giorno, in piazzetta Castellina. Sono circa le 14.30 quando due giovani nigeriani si incontrano. Uno di loro chiede all’altro della droga. Quello gliela dà e intasca i soldi. È a questo punto che si scatena il parapiglia e la ricostruzione esatta dei fatti si fa confusa. Il pusher riceve dall’acquirente una banconota da venti euro. Quest’ultimo però, ritiene di dover avere del resto. Ma lo spacciatore la pensa diversamente. Si mettono quindi a discutere animatamente. Nessuno dei due cede di un millimetro, ma, alla lunga, il compratore si dimostra quello più deciso e disposto ad andare fino in fondo.

Nel bel mezzo della discussione si allontana. Sembra tutto finito, tanto che lo spacciatore rimane tranquillamente in zona. Ma le cose vanno in maniera diversa. Pochi minuti dopo, il rivale ritorna. In mano ha un lungo coltello. Gli piomba addosso e cerca di ferirlo. Il primo capisce la situazione e cerca di scappare, chiamando aiuto. Alle sue spalle c’è il cliente scontento che lo bracca agitando il coltellaccio. Sul posto si precipitano gli uomini dell’esercito, in servizio nei dintorni, e una pattuglia del Radiomobile dei carabinieri. All’arrivo delle divise, l’aggressore si dilegua e sul posto rimane solo la vittima.

È lui a fornire agli uomini dell’Arma la sua versione dei fatti. Per prima cosa, i carabinieri si accertano che non abbia riportato ferite. L’uomo, nonostante tutto, è completamente illeso. Ma in Gad la tranquillità non dura mai più di qualche ora. Intorno alle 18.30, la zona stazione è teatro di una seconda aggressione. Un ragazzo nigeriano si trova improvvisamente circondato da un gruppo di connazionali che lo spintonano e si impossessano della sua bici. Anche sulla seconda vicenda sono in corso accertamenti e non si escludono legami con l’episodio precedente.

f. m.