Lite e coltellate a Ferrara, l’indagato: "Mi dispiace, risarcirò"

L’uomo, 31 anni, ha parlato davanti al giudice che ha convalidato l’arresto "Non volevo uccidere, mi sono difeso". Disposta la custodia in carcere

Sulla vicenda hanno indagato i carabinieri della compagnia di Portomaggiore

Sulla vicenda hanno indagato i carabinieri della compagnia di Portomaggiore

Ferrara, 6 dicembre 2022 - Riccardo Graziani, arrestato dopo aver accoltellato un rivale al culmine di una lite, deve rimanere in carcere. Lo ha deciso il gip Danilo Russo secondo il quale il 31enne codigorese, accecato dalla gelosia, venerdì sera non si è fatto scrupolo a estrarre una lama e a colpire in punti vitali un amico della ex fidanzata, un 47enne fiscagliese ‘reo’ di essersi intromesso in una lite scoppiata tra i due. L’udienza di convalida dell’arresto, fissata per ieri mattina, si è aperta con le parole dell’indagato. Graziani (difeso dall’avvocato Giovanni Sorgato) ha deciso di rispondere alle domande del giudice. Ha raccontato la propria verità, dicendosi dispiaciuto e ribadendo che non era sua intenzione uccidere il 47enne. Si è inoltre dichiarato pronto a risarcire il danno. Al termine dell’udienza, il giudice ha convalidato l’arresto per tentato omicidio e disposto la custodia in carcere, respingendo la richiesta del difensore del 31enne che aveva proposto i domiciliari.

Con il passare delle ore si fanno più chiari i dettagli della notte di follia che si è consumata tra venerdì e sabato tra Fiscaglia e Codigoro. Tutto comincia intorno alle 19.30 davanti a un bar di Massa Fiscaglia. Graziani e la ex fidanzata litigano furiosamente. Dopo il bisticcio la ragazza se ne va, unendosi ad alcuni amici per cenare a casa del 47enne, in via del Mare. Il 31enne non è invitato, ma decide ugualmente di seguire la giovane, probabilmente per concludere la discussione e avere un chiarimento. Si piazza davanti al cancello dell’abitazione e pretende di entrare. A quel punto esce il 47enne. Ha in mano un bastone e gli intima di andarsene. I due iniziano a litigare e ben presto scoppia una colluttazione. Graziani tira fuori dalla tasca un coltello a farfalla e colpisce il 47enne a un braccio, alla schiena e al torace.

Quattro fendenti che lo lasciano a terra in un lago di sangue. Il 31enne – che sin dall’inizio ha dichiarato di essersi dovuto difendere dall’aggressione a bastonate del rivale – fugge in macchina. Il ferito chiede aiuto e viene soccorso da una delle persone che si trovano in casa insieme alla ex dell’aggressore. Scatta l’allarme e partono le ricerche del fuggitivo, mentre il ferito viene trasportato in ospedale e operato d’urgenza. I carabinieri puntano subito su Codigoro. Nel primo posto in cui lo cercano non trovano nessuno. Lo rintracciano a mezzanotte, individuando la sua Ford Fiesta (con il lunotto posteriore andato in frantumi durante l’alterco e tracce di sangue sulla portiera) nel cortile di una casa del paese, luogo che era stata indicato ai militari da una delle persone presenti in via del Mare. La fuga del 31enne si conclude così con le manette ai polsi.