L’associazione ’Ilturco’, attraverso il progetto Interno Verde 900, lancia un nuovo itinerario tematico per scoprire tra corti, alberi monumentali e antichi palazzi i fatti e i personaggi che maggiormente hanno segnato iI passato recente della città. Il percorso, presentato ieri presso il Museo Nazionale dell’ebraismo italiano (Meis) dalla responsabile del progetto Licia Vignotto, alla presenza del direttore del Meis Amedeo Spagnoletto, di Manuela Paltrinieri di Smiling International School e di Anna Quarzi dell’Istituto di storia contemporanea di Ferrara, "è il frutto di un laboratorio di ricerca realizzato insieme agli studenti della ’Smiling’, – spiega Licia Vignotto – che hanno individuato tra i tanti giardini che partecipano al festival Interno Verde sei spazi di particolare rilievo, dove è possibile ricordare episodi e incontrare personalità che hanno determinato il corso della storia. Dall’elegante residenza voluta per sé e la propria famiglia dal gerarca Italo Balbo all’eclettica abitazione progettata del Prefetto Renato Hirsch, dal villino liberty comprato dal direttore del Corriere Padano, Nello Quilici, al giardino dove il pittore Filippo De Pisis accoglieva I propri amici artisti". "l’appuntamento - sottolinea Vignotto - sarà inoltre inserito nel calendario dedicato alla commemorazione dell’eccidio del castello estense". La passeggiata guidata si terrà per la prima volta sabato 19 novembre, dalle 10.30 alle 12.30: la partecipazione è gratuita ma è necessaria la prenotazione alla mail: info@llturco.it Punto di ritrovo sarà il cortile del Meis, In via Plangipane 81: Il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, partner dell’iniziativa insieme all’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara e a Unindustria Ferrara, rappresenterà la prima tappa di questo originale viaggio a ritroso nel tempo. Interno Verde 900 è un progetto ideato e curato da ‘Ilturco’, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, realizzato in collaborazione con l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, del Meis, di Unindustria Ferrara. Lauro Casoni