Lo specchio è la situazione delle frazioni

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Francesco

Colaiacovo *

La posizione al 51° posto in classifica di Ferrara sulla qualità della vita è un bagno di realtà rispetto alla narrazione fatta da Fabbri, con l’impiego ingente di risorse pubbliche non solo con le note assunzioni di comunicatori ma anche con l’acquisto di importanti spazi sui media cittadini. Chi vive nelle frazioni dopo quattro anni si vede ancora recapitare dal vicesindaco i questionari per esprimere i bisogni, nel frattempo continuano a subire la desertificazione di tutti i servizi, senza che vi sia un’idea di come riportare funzioni essenziali in prossimità dei singoli paesi. Ferrara una delle città più belle d’Italia, risulta tra le ultime per la capacità di produrre Pil con il turismo e il 95° in graduatoria per qualità ricettiva delle strutture alberghiere, a testimoniare che l’offerta culturale della città non attrae turismo di qualità. Ferrara città delle biciclette precipitata al 25° posto su questa speciale classifica, in compenso il centro storico è invaso dalle auto, con grave ricaduta negativa nello sguardo sugli spazi e monumenti più belli della città patrimonio Unesco, oltre che incidere pesantemente sulla qualità dell’aria. Allo stesso modo incide negativamente sulla fruibilità della città, la mancata attuazione dell’ampliamento della Ztl e dell’istituzione delle zone 30, previste nel Piano della Mobilità Sostenibile (Pums). L’88° posto di Ferrara in affari e lavoro ha radici lontane e complesse su cui grava il cattivo governo della macchina amministrativa da parte della Giunta Fabbri, colpevole di aver depauperato un patrimonio di professionalità, rendendo difficile l’accesso ai servizi comunali non solo ai cittadini, ma soprattutto a imprese e professionisti.

*capogruppo Pd