Lorenzo Perlangeli trovato morto a Pasquetta: l’autopsia per le cause del decesso

Il corpo del ragazzo è stato scoperto dal compagno di stanza. Era ospite di una comunità gestita dall’associazione Viale K

Ragazzo trovato morto a Ferrara a Pasquetta: sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia di Stato e il 118

Ragazzo trovato morto a Ferrara a Pasquetta: sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia di Stato e il 118

Ferrara, 12 aprile 2023 – Sarà l’autopsia a fare chiarezza sulla morte di Lorenzo Perlangeli, il 29enne trovato senza vita nel suo letto in un alloggio gestito dall’associazione Viale K. A scoprire la tragedia è stato il compagno di stanza della vittima, che ha subito dato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e la polizia di Stato. I primi rilievi hanno permesso di escludere una morte violenta, ma non sono stati sufficienti a chiarire le cause della tragedia. Vista anche la giovane età, sarà dunque necessario un approfondimento tecnico. Il pubblico ministero Stefano Longhi disporrà quindi l’autopsia sul corpo del giovane. Non è escluso che all’esame medico legale possano essere affiancati test tossicologici, anche se allo stato non sembra che il ragazzo abbia assunto sostanze stupefacenti.

Originario di Copertino (Lecce), Perlangeli era arrivato in città all’età di 17 anni. Da diversi anni, dopo un passato difficile, era ospite dell’associazione Viale K. Abitava in una piccola comunità di sei persone che condividono un appartamento in via Mambro. Ed è proprio tra quelle mura che, rimasto senza punti di riferimento, aveva trovato una nuova famiglia. Chi lo conosce lo descrive come un ragazzo tranquillo, sereno nella vita di comunità e in buoni rapporti con tutti. Era approdato a Viale K su richiesta dei servizi sociali e, assistito dagli operatori dell’associazione, aveva svolto tirocini, inserimenti lavorativi e corsi di formazione. La notizia della morte del 29enne ha lasciato sconvolti don Domenico Bedin e Raffaele Rinaldi, che lo conoscevano da quando aveva iniziato il suo percorso in Viale K. "Non sappiamo darci una spiegazione – ha detto don Bedin dopo aver appreso della tragedia –. Siamo rimasti sconvolti". Ora gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire le sue ultime ore e per capire cosa abbia stroncato troppo presto la sua giovane esistenza. Stando a quanto emerso, Perlangeli avrebbe un fratello, ma nella mattinata di ieri gli inquirenti non erano ancora riusciti a rintracciarlo. La morte del 29enne ha lasciato nello sconforto e nel dolore sia i ragazzi della comunità con cui condivideva l’appartamento sia gli operatori di Viale K che, in questi anni di strada percorsa insieme, avevano imparato a conoscerlo e a volergli bene.