Lotta alla droga in zona Gad Tre anni al pusher in monopattino Tradito dalle telefonate dei clienti

Il giovane operava nella zona tra via Cassoli e via Ortigara, accusato di numerosi episodi di smercio. Vendeva soprattutto eroina, cocaina e marijuana. La difesa: "Lo facevo per mantenere la mia famiglia".

Lotta alla droga in zona Gad  Tre anni al pusher in monopattino   Tradito dalle telefonate dei clienti
Lotta alla droga in zona Gad Tre anni al pusher in monopattino Tradito dalle telefonate dei clienti

Un ‘banale’ arresto per spaccio era sfociato in un quadro ben più complesso quando i carabinieri hanno deciso di dare un’occhiata al cellulare e ai contatti del pusher. Dall’esame del registro delle chiamate e dall’incrocio con i tabulati era infatti emersa una lunga serie di episodi di spaccio dei quali l’uomo – Christian Obi, 27enne nigeriano attualmente agli arresti domiciliari – è stato chiamato a rispondere in tribunale. Il procedimento a suo carico è arrivato ieri a conclusione davanti al gip Danilo Russo e al pubblico ministero Stefano Longhi. Il nigeriano ha patteggiato una pena di tre anni e quattro mesi di reclusione, oltre a 14mila euro di multa.

I fatti. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, il 27enne era uno degli spacciatori che operavano in zona Gad. In particolare, Obi vendeva stupefacenti tra le vie Cassoli e Ortigara. Spesso – stando a quanto emerso – si spostava da un punto all’altro della sua zona utilizzando un monopattino. L’anno scorso il suo ‘lavoro’ lo portò a finire nella rete dei carabinieri. In quel frangente, i militari decisero di non fermarsi al singolo episodio, approfondendo l’indagine sul soggetto appena arrestato. Gli accertamenti partirono proprio dal cellulare dello straniero, posto sotto sequestro. L’attività investigativa svolta sulla rubrica del telefonino e sull’elenco delle chiamate portò così alla luce i nomi di diversi clienti che, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, avrebbero a più riprese acquistato sostanze proibite dal giovane nigeriano. Si parla, in particolare, di episodi di spaccio che risalgono indietro nel tempo fino al 2020. Il 27enne fu dunque accusato di avere spacciato eroina, cocaina e marijuana per mesi, a più persone e per più volte alla settimana. Alcuni clienti si rivolgevano al pusher dalle due alle quattro volte ogni sette giorni, altri addirittura con cadenza quotidiana. Lo straniero smerciava eroina e cocaina a un prezzo che oscillava tra i 20 e i 50 euro a dose e marijuana a dieci euro alla dose. A sua discolpa, il 27enne ha sempre affermato di essere stato costretto a spacciare droga per mantenere e sfamare la propria famiglia.

Dopo un periodo trascorso in carcere, da un paio di mesi per Obi sono stati disposti gli arresti domiciliari, dove si trova tuttora. Sin da subito ha scelto la strada del patteggiamento per definire la sua posizione processuale. Accolta la richiesta di accordo sulla pena, il caso è stato chiuso ieri mattina con la conferma davanti al giudice dei tre anni e quattro mesi di reclusione, oltre alla sanzione pecuniaria.

Federico Malavasi