Lotta alla droga Spaccia sulle mura, inseguito e arrestato in via dei Baluardi

Il pusher non doveva essere in città a causa di un divieto di dimora. Alla vista della polizia ha cercato di disfarsi di un etto di hashish. Ritenuto uno dei capi del gruppo che ‘controlla’ la zona, è ai domiciliari.

Lotta alla droga  Spaccia sulle mura,  inseguito e arrestato  in via dei Baluardi

Lotta alla droga Spaccia sulle mura, inseguito e arrestato in via dei Baluardi

Sulle mura di via Baluardi non avrebbe nemmeno dovuto esserci. A vietarglielo era un divieto di dimora a Ferrara, scattato a seguito dell’ultimo arresto. Eppure, giovedì sera è stato pizzicato a spacciare droga proprio in quell’area. Gli agenti delle volanti, in zona per un controllo, lo hanno immediatamente riconosciuto. L’uomo – un tunisino di 40 anni – è ritenuto uno dei ‘pezzi grossi’ del gruppo di nordafricani che controlla il mercato degli stupefacenti in quella fetta di città. In passato era già finito altre volte nella rete delle forze dell’ordine. L’ultima cattura è di febbraio, quando fu beccato nella ‘sua’ zona mentre smerciava sostanze con l’aiuto di un complice, un giovane straniero incensurato e insospettabile che gli faceva da ‘segretario’, raccogliendo gli appuntamenti con i clienti e indirizzandoli verso il punto in cui avrebbero incontrato il pusher. Per quei fatti è stato di recente condannato a otto mesi di reclusione. Nel suo curriculum figurano diversi precedenti, oltre a vari provvedimenti emessi nel tempo dal questore Salvatore Calabrese (dall’avviso orale al divieto di accesso alle mura di via Baluardi e dintorni, con relativo ordine di allontanamento per 48 ore). A tutto ciò si aggiungeva infine il già citato divieto di dimora nel capoluogo estense.

Nonostante tutto, l’altra sera lo straniero è stato notato dalle volanti mentre si trovava in via Baluardi. Alla vista degli agenti, ha subito capito di essere nei guai. Ha quindi cercato di scappare, sbarazzandosi della droga che teneva nelle tasche dei pantaloni. Un tentativo disperato, che non è servito a molto. I poliziotti (tre pattuglie in tutto) si sono immediatamente lanciati all’inseguimento. Poco dopo lo hanno raggiunto e circondato, recuperando la sostanza che aveva gettato. Per lui sono scattate le manette. A terra, non lontano dal luogo della cattura, gli uomini della questura hanno recuperato poco meno di un etto di hashish. Ieri mattina il 40enne (difeso dall’avvocato Massimo Bissi) è comparso in tribunale per il processo per direttissima. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto per lui la custodia ai domiciliari. L’udienza è stata poi rinviata al 23 giugno per entrare nel vivo del processo.

Federico Malavasi