Lotta alla tubercolosi "Prevenire la diffusione"

Domani verrà celebrata la giornata mondiale di una malattia sempre attuale. L’impegno dell’azienda universitaria e dell’Ausl nel campo della diagnostica. .

Lotta alla tubercolosi  "Prevenire la diffusione"

Lotta alla tubercolosi "Prevenire la diffusione"

Come ogni anno, domani si celebra la giornata mondiale della tubercolosi, nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle drammatiche conseguenze sanitarie. Per questo motivo, le unità operative di malattie infettive (diretta dal dottor Marco Libanore) dell’azienda ospedaliero – universitaria di Ferrara e di Pneumologia dell’Azienda Usl (diretta dal proessor Marco Contoli), partecipano alla ricorrenza con una presenza quotidiana sul campo nella diagnostica, terapia, prevenzione e follow-up di questa riemergente patologia infettiva contagiosa. Il reparto del San Anna segue annualmente diversi casi di tubercolosi e svolge attività di chemioprofilassi antitubercolare in persone con infezione latente a rischio di sviluppare la malattia conclamata. L’Unità Operativa dell’Ospedale di Cona è dotata di stanze di isolamento a pressione negativa per il ricovero delle forme bacillifere altamente contagiose.

Da anni la Pneumologia territoriale è coinvolta nel monitoraggio e follow up di pazienti affetti da tubercolosi mediante servizi ambulatoriali dedicati (coordinati dal dott. Roberto Mantovani). Gli ambulatori sono dedicati sia alla presa in carico dei pazienti affetti da TBC dopo la dimissione dai reparti ospedalieri per il prosieguo del trattamento farmacologico (della durata che varia dagli 8 ai 12 mesi), che alla sorveglianza di contatti (stretti, regolari, occasionali) e allo screening antitubercolare. Da non dimenticare la sorveglianza TBC eseguita presso la Casa Circondariale di Ferrara.

Anche quest’anno tra gli obiettivi vi è quello di continuare a investire risorse per contribuire all’eliminazione della tubercolosi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità mira a sensibilizzare le Istituzioni, Organizzazioni della Società Civile, operatori sanitari e altri attori coinvolti nella lotta alla tubercolosi a collaborare e a unire gli sforzi per fermare la malattia e ridurre drasticamente il numero di decessi ad essa correlati. Questo aspetto è fondamentale per garantire un accesso equo alla prevenzione e all’assistenza, in linea con le direttive emanate per il raggiungimento della copertura sanitaria mondiale. I dati più recenti relativi all’Italia confermano che il nostro Paese rientra tra quelli a bassa incidenza di malattia. Nel 2020 sono stati infatti notificati 2287 casi di tubercolosi, che corrisponde a 3,8 casi per 100.000 abitanti.