
Le vergognose scritte fatte con la vernice bianche e ritrovate sulle. mura di via Baluardi. Per fortuna il responsabile, un ragazzo di 27 anni, è stato scoperto e denunciato. Tanta l’indignazione della città
Più che la città dei graffiti, la città degli imbrattamenti. Per fortuna, già ripuliti. Questa volta è toccato alle mura di via Baluardi (patrimonio Unesco) che, nei giorni scorsi, sono state oggetto di imbrattamento con la vernice bianca. Grazie alla segnalazione di un residente che ha allertato la centrale operativa di via Tassoni, una pattuglia della Polizia Locale è intervenuta, individuando un uomo nelle immediate vicinanze della scritta con evidenti tracce di vernice sulle mani. Gli agenti hanno interrogato l’individuo - un cittadino originario del Mali di 27 anni - sul perché di quel gesto, ma lo stesso non è stato in grado di fornire alcuna spiegazione. È stato dunque accompagnato nell’ufficio di fotosegnalamento in via Tassoni per i rilievi fotodattiloscopici. Sul luogo dell’imbrattamento, gli agenti hanno sequestrato il materiale utilizzato per l’atto vandalico: un sacchetto contenente vernice bianca e un pennello artigianale. Quello di via Baluardi, è però soltanto l’ultimo di una lunghissima serie di imbrattamenti che purtroppo hanno coinvolto diverse zone della nostra città. Spesso, gli atti vandalici, hanno riguardato monumenti storici, fortemente rappresentativi per la comunità. Lo scorso anno, un 24enne ferrarese è stato multato per aver scritto ‘Ebreo’ su un muro di via Borgo di Sotto nel cuore del ghetto. Nel dicembre dello scorso anno, era toccato invece alla nave di via Pomposa: gli imbrattamenti (con vernice rossa e scritte inequivocabili) sono stati ‘firmati’ da un gruppo di no-vax. In quell’occasione, oltre al monumento dedicati ai caduti del mare, erano stati coinvolti anche una pensilina di viale Cavour e una in via Pomposa. Gli episodi si susseguono analogamente da anni con tempistiche irregolari in tutta la provincia: dalle scritte apparse sui muri del liceo Carducci, seguito anche dalla scuola di San Martino, dalla Motorizzazione Civile e, qualche tempo prima, dai muri circondariali dei tre cimiteri cittadini, per finire con il caso di una scuola a Penzale. Per non parlare di piazza Ariostea o, meglio, del monumento dedicato all’Ariosto. Qui c’è da riavvolgere il nastro fino al 2021. In quel caso, si trattava di insulti e scritte denigratorie contro l’allora vicesindaco e assessore alla Sicurezza, Nicola Lodi. Ora come allora, le scritte (in questo caso sulle Mura) sono state fortunatamente ripulite e a intervenire sull’accaduto è l’attuale assessore alla Sicurezza, Cristina Coletti. "Grazie alla segnalazione di un residente – spiega l’assessore comunale alla Sicurezza Cristina Coletti – gli agenti della Polizia Locale sono riusciti a intervenire in pochi minuti, fermando l’autore di un gesto grave e offensivo nei confronti della città e del suo patrimonio. Desidero esprimere il mio sincero ringraziamento al cittadino, che ha dimostrato un forte senso civico ed è un esempio di cittadinanza attiva. È proprio grazie a questa collaborazione tra istituzioni e residenti che possiamo preservare efficacemente il nostro patrimonio e garantire maggiore sicurezza e tutela per la nostra città".