Maestro dell’improvvisazione, Craig Taborn al Jazz Club

Doppio spettacolo per la giornata internazionale del jazz. Dopo il pianista tocca agli allievi del conservatorio

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Stasera il Jazz Club chiude in bellezza questa edizione di Ferrara in Jazz celebrando la Giornata internazionale del jazz Unesco con un doppio appuntamento: si parte alle 21 con il concerto dello straordinario pianista statunitense Craig Taborn, che al Torrione presenterà l’ultimo progetto edito da Ecm dal titolo Shadow Plays, seguito dalla performance degli allievi del dipartimento jazz del Conservatorio Frescobaldi. Craig Taborn (Minneapolis, 1970) ha una tale mole di esperienze musicali da trascendere ogni categorizzazione stilistica. Come dimostrano le sue esibizioni dal vivo e come chiaramente emerge ascoltando il suo ultimo lavoro in piano solo, ci troviamo di fronte a uno dei massimi improvvisatori dei nostri tempi. Cresciuto musicalmente a Minneapolis in mezzo a svariate influenze, dal jazz alla techno, il suo talento lo conduce a studiare autori di ogni latitudine e a tradurli poi nella sua musica con notevole disinvoltura. Taborn arriva alla ribalta del jazz con James Carter. Nel ’95 incide come leader per la prima volta, in trio. Nel ’99 lo troviamo nella Note Factory di Roscoe Mitchell e, contemporaneamente, nel gruppo elettronico di Carl Craig. Ma è la collaborazione con Tim Berne a valorizzare Taborn come tastierista di rara fantasia e capacità improvvisativa. Suona e incide anche con Hugh Ragin, Gerald Cleaver e Lotte Anker.