Mafia, perché accade tutto questo?

Gli articoli della 2ª E della scuola secondaria di Migliaro, i cronisti sono coordianti dalla prof Barbara Anteuri .

Mafia, perché accade tutto questo?

Mafia, perché accade tutto questo?

La classe 2ª E della scuola secondaria di Migliaro in occasione del 21 marzo giornata della memoria e e dell’impegno a favore delle vittime della mafia si è cimentata con questo drammatico fenomeno.

La mafia... a casa nostra

Era una normale giornata di scuola , un giorno come tutti gli altri, ci svegliamo e un po’ assonnati , dopo esserci preparatiti in tutta fretta andiamo a prendere lo scuolabus, che ci porterà nella scuola che ormai frequentiamo da più di un anno : la scuola secondaria di Migliaro; si tratta di un ambiente familiare, ci si conosce tutti, una battuta, una risata ed eccoci giunti a destinazione per un’altra giornata scolastica. Ci accomodiamo nei nostri banchi, è già suonata da alcuni minuti la campanella che segna l’inizio delle lezioni. Oggi 21 marzo, alla prima ora dobbiamo seguire una lezione di Educazione civica, l’argomento si preannuncia come continuazione dell’attività iniziata la settimana scorsa... ma dalla Lim immagini agghiaccianti si imprimono nei nostri occhi come una pennellata indelebile, suoni, grida risuonano nelle nostre orecchie. Quei corpi martoriati, quella strada distrutta, quella via irriconoscibile... un sentimento di angoscia e terrore pervade l’animo di tutti noi, che impietriti guardiamo quelle scene. Le nostre mani si alzano per chiedere avidamente risposte, spiegazioni di tanto orrore, di tanta violenza. La risposta alle nostre domande è univoca: la mafia. I nostri professori ci prendono per mano e ci guidano nella visione di documentari e letture che ci spigano il fenomeno mafioso, ci accompagnano dentro un vortice che ha una matrice comune : “Violenza e sopruso”. Attraverso le parole , le immagini , le letture veniamo a contatto con un mondo nuovo, completamente diverso dal nostro , fatto di regole “particolari” che agli occhi delle persone che sono cresciute nell’ambiente mafioso costituiscono la normalità, persone che si sono nutrite sin dall’infanzia del “latte dell’illegalità”, ma che, ai loro occhi costituisce la sola legge plausibile. Un vortice di “codici d’onore” di “sottomissione ”, di “rispetto per la gerarchia”, e...per chi “sgarra non c’è pietà”. Ascoltiamo le parole dei nostri professori con attenzione mista ad angoscia, comprendiamo che il fenomeno mafioso è una piovra che attanaglia chi vi appartiene e lo risucchia in un modo parallelo al nostro; sì , un mondo in cui vige la ricerca del denaro, del potere, della “bella vita”, adottando , per raggiungere tutto questo, i mezzi più spietati. Christian alza la mano, non comprende il motivo per cui “i mafiosi , i loro complici e coloro che per paura di ritorsioni assumono un atteggiamento di indifferenza , di omertà, non capiscono che tutti i loro atteggiamenti sono palesemente “Contrari al rispetto della dignita’ umana”. La lettura di alcune pagine di un libro di storia, consente di rispondere alla domanda di Christian: la mafia è un fenomeno estremamente complesso, che ha origine nella storia del nostro paese sin dalla sua prima costituzione. Silvia, con voce ferma si alza in piedi, quasi di scatto, quasi gridando: "Non è possibile, non è possibile, perché accade tutto questo?".