Makorè torna in pista con la stella di Belluco

Il ristorante di via Palestro, chiuso da dicembre, rilancia con il talentuoso chef cresciuto con Perbellini

Migration

Se è difficile conquistare le stelle, perché non partire da chi, le stelle, le ha già toccate? Non siamo alla Nasa ma in via Palestro, al ristorante ’Makorè’, che riapre finalmente dal prossimo 2 giugno con l’ennesima rivoluzione promossa dal patron Federico Fugaroli. Che ha deciso di affidare il riavvio – anche stavolta ambizioso – allo chef torinese Federico Belluco (primo a sinistra nella foto, assieme al resto della brigata di cucina), 32 anni, già sous chef al ristorante Casa Perbellini e poi executive chef al Dopolavoro Dining Room dell’hotel JW Marriott di Venezia, nel quale, a 27 anni, ha conquistato la sua prima stella Michelin. "L’intesa è stata immediata sul progetto Makorè, da curare e far crescere in ogni suo aspetto – dice Belluco – e sulla cucina da proporre, capace di pescare dalla trazione, filtrando il tutto attraverso la mia personale visione della cucina, figlia anche delle mie esperienze all’estero". Lo chef stellato non è l’unica novità: oltre al sous chef Denny Lody Rizzini, ad affrancare Belluco ci sarà Vanessa Simini (fresca delle due esperienze milanesi ai ristoranti Trussardi Scala e L’Alchimia), che in sala rivestirà il ruolo di responsabile di sala e di sommelier.

"Sono pronto a lasciare il segno in terra emiliana", riprende Belluco, già impegnato nella cura dei piatti in vista della riapertura della prossima settimana. Tra i piatti che contraddistinguono la sua filosofia, la piada ai sardoncini arricchita della ‘nduja, il passatello annegato in un brodo di pesce e il tiramisù ha realizzato con il classico binomio squacquerone-fichi. Ci saranno percorsi gastronomici mirati (Estate, Estense e Oltre le Mura), mentre per quanto riguarda il progetto Makorè, oltre che sulla conferma della pescheria si punta, entro la fine del 2021, all’apertura di un laboratorio di ricerca.

s. l.