REDAZIONE FERRARA

Malborghetto, dopo gli allagamenti. I residenti di via Santa Margherita:: "Comune, finalmente un passo avanti"

Dopo vari incontri con i cittadini, è stato realizzato un fosso di guardia per convogliare le acque piovane . Ma resta il nodo Hera: "La pompa di sollevamento delle acque nere si è dimostrata ancora inaffidabile".

Il fosso di guardia realizzato accanto alla strada, adesso. potrà evitare nuovi allagamenti

Il fosso di guardia realizzato accanto alla strada, adesso. potrà evitare nuovi allagamenti

Per anni, i residenti di via Santa Margherita hanno vissuto con l’incubo degli allagamenti a ogni pioggia intensa. Il sistema di raccolta delle acque piovane, "chiaramente inadeguato, ha causato danni ingenti e un disagio costante". Le segnalazioni inviate nel tempo a Comune e Hera sono state numerose, corredate da dati, foto, stime economiche dei danni e, in un caso particolarmente grave, dalla testimonianza di un cittadino con disabilità che si è ritrovato la casa invasa da quasi un metro d’acqua reflua. "Ma qualcosa è finalmente cambiato". Inizia così una lunga lettera di un cittadino di Malborghetto, portavoce di un gruppo di residenti di via Santa Margherita. "Durante l’incontro del comitato allagati tenutosi nell’agosto 2024, – continua – l’amministrazione ha preso coscienza della reale entità del problema. Grazie a una serie di riunioni costruttive con i residenti coinvolti, è stato sviluppato un piano concreto per il 2025. Oggi, possiamo finalmente vedere i frutti di quell’impegno: un fosso di guardia è stato realizzato per convogliare le acque piovane, contribuendo in modo significativo a contenere il rischio di alluvioni". Da qui il grazie "al Comune e in particolare al vicesindaco Alessandro Balboni, per l’ascolto, la determinazione e la volontà politica dimostrata". Il suo intervento, tempestivo e diretto, "ha dato dignità alle istanze dei cittadini e ha portato a un’azione concreta". Ma resta un nodo irrisolto: la pompa di sollevamento delle acque nere, di competenza Hera, "si è più volte dimostrata inaffidabile". È da anni che i residenti ne contestano il corretto funzionamento, e nonostante le continue rassicurazioni da parte dell’azienda, "Hera non ha mai fornito i dati di monitoraggio e funzionamento richiesti". Un fatto recente, aggiunge il lettore, lo dimostra chiaramente: il 10 giugno 2025, in piena siccità e con il cantiere del fosso ancora aperto, le case si sono ritrovate allagate nuovamente. "Nessuna pioggia, nessuna emergenza meteo: semplicemente la pompa non funzionava. Il pronto intervento Hera, allertato dai cittadini, ha constatato il guasto e – una volta riattivato l’impianto – la condotta fognaria si è rapidamente svuotata".

A questo punto, una domanda è inevitabile e rivolta direttamente a Hera: "Se la vostra pompa si è guastata in piena siccità e ve ne siete accorti solo dopo la nostra segnalazione, come potete continuare a sostenere che i precedenti allagamenti non siano in parte vostra responsabilità? E soprattutto, come potete garantire che non ricapiterà ancora, se non vi curate neppure del suo monitoraggio ordinario?". I cittadini, chiude la missiva, non vogliono polemiche: chiedono "semplicemente trasparenza, responsabilità e manutenzione. È ora che Hera dia risposte convincenti e – soprattutto – assuma il proprio ruolo in un problema che ormai solo loro stanno ignorando".