Ferrara, la conta dei danni dopo il maltempo. Argine sfondato, tecnici al lavoro

Sopralluogo con l’assessore Priolo. Lidi, Bonaccini firma lo stato di crisi. I sindaci della costa: "Primi interventi urgenti per oltre tre milioni"

Ferrara, la conta dei danni dopo il maltempo

Ferrara, la conta dei danni dopo il maltempo

Ferrara, 24 novembre 2022 - Continuano gli interventi e il monitoraggio sul litorale ferrarese, colpito martedì da una forte ondata di maltempo, con venti di burrasca, pioggia e mareggiate. Persiste l’alta marea, registrata anche nella giornata di ieri. La situazione più grave si riscontra a Lido di Volano, dove sono ingentissimi i danni, con l’acqua che ha invaso l’abitato della località. L’altissima marea ha causato, inoltre, una rottura (con un’ampiezza tra i 35 e i 40 metri) nell’argine di difesa a mare Madonnina posto a protezione della pineta e dell’abitato, acuendo le criticità. Per quanto riguarda il Po di Volano, i tecnici dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile stanno effettuando apposite manovre idrauliche per tenere sotto controllo il livello dell’ingressione.

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Ferrara, la conta dei danni dopo il maltempo
Ferrara, la conta dei danni dopo il maltempo

Allagata anche l’area retrostante il lago di Lido delle Nazioni, dove sono già al lavoro diverse imprese. Dopo il nuovo incontro di ieri mattina in prefettura, la vicepresidente della Regione Irene Priolo ha svolto un sopralluogo nel Comacchiese, accompagnata dalla giunta guidata dal sindaco Pierluigi Negri. "Siamo di fronte a un evento straordinario nella portata, come mi hanno testimoniato anche le persone incontrate sul luogo – ha affermato Priolo –. I tecnici dell’Agenzia regionale si sono recati subito sul posto: oggi (ieri, ndr ) sono già partiti i primi interventi urgenti di ripristino stimati in 3 milioni e mezzo di euro". Le opere avviate dureranno alcuni giorni anche in relazione all’andamento dell’evento in corso. Particolare attenzione viene posta alle alte maree, previste per tutta la settimana. Una forte erosione, ma senza ingressione marina, si registra al Lido di Spina sud. In fase di prosciugamento, invece, sono gli effetti dell’esondazione del porto canale a Porto Garibaldi. In queste ore, intanto, è alla firma del presidente della Regione Stefano Bonaccini il decreto per la dichiarazione dello stato di crisi regionale.

L’alta marea persiste anche nel territorio di Goro, ma le opere di difesa posizionate martedì ai varchi stanno reggendo, scongiurando il rischio di ingressione nell’abitato: "Questa era la mia preoccupazione più grande – afferma il sindaco Maria Bugnoli –, a fronte di una marea eccezionale che nei momenti di punta sormonta la banchina. Ma le opere di difesa ai varchi stanno evitando che l’acqua entri nell’abitato". Oggi riapriranno le scuole, e prosegue la conta dei danni, in previsione anche delle procedure di indennizzo. L’Alleanza delle Cooperative Pesca dell’Emilia Romagna interviene per esprimere gratitudine e solidarietà verso i soci delle cooperative di pesca di Goro per il supporto fornito da subito alla comunità e impegnati a calcolare i danni provocati dall’evento climatico. I rappresentanti dell’Alleanza, Massimo Bellavista (Legacoop Agroalimentare), Vadis Paesanti (Confcooperative Fedagripesca Emilia-Romagna) e Patrizia Masetti (Agci Agrital) rilevano come "episodi come questo siano il segnale tangibile di come i cambiamenti climatici non siano una minaccia futura ma stiano già avvenendo, imponendo l’adozione di misure urgenti e concrete".

Ed esprimono l’auspicio che "il drammatico episodio induca i decisori politici a riconsiderare con grande attenzione e prudenza le misure da adottare per far fronte alla crisi energetica. Le trivellazioni per l’estrazione di gas in Adriatico, in aree prossime al Parco del Delta del Po, potrebbero avere conseguenze significative sulla nostra costa, soprattutto per quanto riguarda il fenomeno della subsidenza".