Mamma hostess Ferrara, indennità ridotta. Il giudice condanna l’Inps

Via al risarcimento. Il direttore dell’istituto di previdenza: "Non volevamo discriminare. Solo una diversa base di calcolo"

Viaggiatori in aereo

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Ferrara, 9 ottobre 2019 - Si è sentita discriminata per avere percepito – durante il periodo di maternità – un’indennità di volo inferiore rispetto a quella che prevede il testo unico nazionale. Ma non si è persa d’animo e assistita dall’avvocato Andrea Mario Martucci ed Anpav (associazione nazionale professionale assistenti di volo) ha portato in tribunale l’Inps, per vedersi riconoscere l’intera indennità di volo prevista per normativa nazionale anche durante la maternità.

Una causa che ha visto contrapposti una donna di 45 anni di Ferrara e l’Istituto nazionale di previdenza sociale. Nei giorni scorsi il giudice del lavoro del Tribunale di Ferrara, Monica Bighetti, ha accolto la richiesta della mamma-hostess e ha riconosciuto «discriminatorio il comportamento tenuto dall’Inps e costituito dall’erogazione dell’indennità di maternità in misura inferiore al dovuto», ordinando «la cessazione del comportamento». Per questo il giudice ha condannato l’Inps a corrispondere alla ferrarese di 45 anni che lavora a Milano-Linate quasi 18mila euro a saldo di quanto non corrisposto dall’istituto di previdenza nei mesi di maternità, che per chi vola scatta dal momento della gestazione fino al settimo mese di vita del figlio.

Per parte sua l’Inps ha annunciato che sarà presentato ricorso al giudice di appello e che comunque non si è trattato di un comportamento discriminatorio – ci tiene a sottolineare il direttore della sede Inps di Ferrara, Michele Formichella – quanto dell’applicazione di una nota esplicativa del Ministero del Lavoro, la 63/2008. Prendiamo atto di quanto deciso dal giudice e valuteremo a breve se proporre ricorso in Appello».

Il motivo del contendere, nella sostanza, ha riguardato il calcolo dell’indennità di volo in maternità, che l’Inps ha corrisposto alla hostess al 50 per cento dell’intero importo, mentre per il giudice del lavoro doveva essere pagato al 100 per cento. Per questo ha disposto il risarcimento di 17.945 euro. Anche se l’Inps regionale, probabilmente, è già pronto a proseguire la battaglia legale con la hostess e presentare ricorso.