Ferrara, mamma rimasta sola con tre figli: "Viviamo con 400 euro al mese"

Sono i soldi che le rimangono del suo stipendio dopo aver pagato il mutuo per la casa e le rate dell’auto. La donna ha perso il marito recentemente. "Quella cifra per le utenze e per la spesa, come faccio?"

"Le bollette della luce già sono raddoppiate, per il riscaldamento uso il pellet"

"Le bollette della luce già sono raddoppiate, per il riscaldamento uso il pellet"

Ferrara, 7 ottobre 2022 - E’ rimasta vedova da pochi giorni, tre figli, lavora solo lei. Il dramma delle bollette è diventato un incubo per Natascia Cobianchi, 47 anni, dipendente da una vita della Rexnord Tollok azienda che si trova a Masi Torello. "Lavoro solo io – ribadisce, il dolore per la morte del marito a stringerle il cuore –, porto a casa 1500 euro, non ce la faccio più. Devo pagare il mutuo della casa, le bollette della luce che già sono raddoppiate, il riscaldamento".

Drammatici i conti che è costretta a fare e rifare ogni giorno. Cobianchi guadagna 1500 euro; 660 vengono usati per pagare il mutuo, 330 per le rate della macchina, 200 di finanziamento per la caldaia. Ancora, più di 30 euro – anche questi alla fine pesano – per il WiFi a casa per eseguire lezioni in Dad da scuola per i figli. "Con quello che rimane devo fare la spesa e e pagare le bollette", quello che rimane sono meno di 400 euro. Al mese. Capitoli di una vita che sembra essere ogni giorno più amara, la memoria che fa riaffiorare lo strazio della perdita dell’uomo che le stava a fianco. Sola con i suoi tre figli, la sua speranza.

"Il mutuo già – sospira –, questo mese non riuscirò di certo a pagarlo. Andrò in rosso nel conto in banca". Il riscaldamento, che suona come una beffa. "Abbiamo deciso di fare una scelta, quella che doveva essere del risparmio e dell’ambiente", racconta. Sono passati così alcuni anni fa dal gas al pellet. Peggio che andare di notte.

"Non si trova più – afferma – e quando si trova sono dolori. Il costo di un sacchetto è quasi triplicato, servono 12 euro per una confezione di 15 chili". Per cucinare non hanno il gas che arriva dalla rete, ma usano la bombola. I figli in questo momento il solo conforto nei giorni che scorrono lenti, il pensiero che torna al marito. Un figlio ha 17 anni, frequenta l’alberghiero. L’altra figlia, che si è già diplomata sempre all’alberghiero, ha 19 anni. Non lavora, deve prendere la patente. Poi c’è la ragazza di 26 anni, che ha trovato un lavoro proprio nei giorni scorsi. Anche lei ha la sua famiglia, un bambino di 8 mesi.

"La ragazza più giovane si occuperà del piccolo mentre la sorella andrà al lavoro, per fortuna riusciamo ad aiutarci uno con l’altro", dice. Perché un asilo in questo momento è un miraggio. A Masi San Giacomo dove abitano non ci sono asili per bambini così piccoli. "Quello nel paese più vicino costa 400 euro, dove li vado a prendere?", le sue parole che raccontano la disperazione di una donna, di una madre. "Il governo deve fare qualcosa, così non si può andare avanti. Anche una famiglia con due stipendi in questo momento fa fatica ad arrivare a fine mese. E io sono rimasta sola".