Marco Brunello, folla e lacrime al funerale. "Un leader dal cuore grande"

L'addio al ventenne scomparso nello scontro sul ponte del Po. Don Nicola: "Eri generoso e sensibile"

I funerali di Marco Brunello (foto Businesspress)

FUNERALE BRUNELLO S MARIA MADDALENA LA MAMMA CON PAPA' E PARENTI.

Occhiobello, 21 luglio 2019 - Un commosso saluto a Marco, ragazzo solare che amava la musica. In un caldo pomeriggio, si sono tenuti ieri nella chiesa di Santa Maria Maddalena i funerali del giovane Marco Brunello, vittima dell’incidente avvenuto tra domenica e lunedì notte scorsi. Una cerimonia celebrata da don Nicola Albertin e don Alberto Rimbano, ex parroco di Santa Maria Maddalena. Le navate della chiesa erano colme di persone, tanti giovani e amici, molte altre sono rimaste fuori, tanti abbracciati. Tutti giunti per salutare un’ultima volta il ragazzo di soli vent’anni. Tra i presenti tanta la commozione ed incredulità per una vita spezzata così giovane. In prima fila la famiglia, presente anche il sindaco di Occhiobello, Sondra Coizzi. All’inizio della funzione don Nicola Albertin ha esordito: «Oggi siamo qui, ma avremmo preferito non esserci». I molti giovani presenti non smettevano di abbracciarsi e commuoversi. Nella sua omelia il parroco don Nicola in un intenso e lungo ricordo di Marco: «Ti ricordiamo anche quando con la tua chitarra e don Alberto, con cui condividevi la stessa passione, avete suonato insieme». Un ricordo ‘struggente’ accompagnato da un passaggio di un brano della canzone di Marco ‘E va bene è andata così…’.

Marco Brunello con la sua amata chitarra
Marco Brunello con la sua amata chitarra

«Marco a volte ti piaceva avere un atteggiamento da duro – continua il parroco – ma era solo una maschera, dietro si nascondeva un ragazzo sensibile a tal punto da essere a volte fragilissimo. A detta di tutti eri un ragazzo disponibile, gentile, buono e premuroso, un vero amico di quelli che ci sono sempre quando c’è un momento in difficoltà, avevi sempre una spalla su cui piangere. Un ragazzo intelligente desideroso di bruciare le tappe, un vero leader, insomma uno da assoli, ma non direi da singoli».

Il parroco ha ricordato come Marco dopo le scuole medie ha intrapreso gli studi artistici all’istituto ‘Dosso Dossi’ di Ferrara, e poi a frequentare l’università al Dams di Bologna. Il tuo sogno era quella di diventare insegnante di storia dell’arte». Il ricordo della vita passata con la sua famiglia, abitava a Santa Maria Maddalena in via Fratelli Cervi con il papà Stefano, mamma Clara e il rapporto con il fratello Matteo. Marco con quest’ultimo condivideva la passione per la musica. Don Nicola Albertin rivela come quella sera dell’incidente «non dovevi nemmeno guidare quel giorno, papà Stefano e mamma Clara erano venuti a Bologna per farti una sorpresa e venirti a trovare, tu inconsapevole eri tornato a casa, in quanto c’erano i disegni da consegnare a Ferrara». Marco è stato vittima dell’incidente mortale avvenuto tra domenica e lunedì notte alle 2.13, quando la sua auto Fiat Punto azzurra, mentre ritornava da Ferrara, è andata a scontrarsi frontalmente con una Mazda 6, in direzione opposta guidata da un uomo di 51 anni di Lugo. Il tutto in prossimità del ponte sul fiume Po. Il ricordo del giovane Marco Brunello continuerà con gli amici e musicisti che l’hanno conosciuto nelle scuole di musica Gorilla e Making Music School: «Ci stiamo organizzando – conferma Giada Malaguti – tra un mese una ‘jam session’, tutti insieme per un concerto in memoria di Marco, lo faremo di sicuro e come lui piaceva, con la musica che tanto amava».