Incidente Ferrara, Marco Brunello morto. "Amavi arte e musica, ci mancherai"

Il dolore dei compagni della band ‘Hellover’ dopo la morte del ragazzo di vent'anni: "Un ragazzo gioioso e dalle grandi capacità"

Marco Brunello con la sua amata chitarra

Marco Brunello con la sua amata chitarra

Ferrara, 15 luglio 2019 - Un’intera comunità in lutto per la morte di Marco Brunello. Ieri Occhiobello si è svegliata scossa dalla tragica notizia dell’incidente che ha visto coinvolto il giovane, residente a Santa Maria Maddalena in via Fratelli Cervi con il papà Stefano, mamma Clara e il fratello Matteo. Brunello, 20 anni, era molto conosciuto anche a Ferrara. Ha studiato all’istituto ‘Dosso Dossi’, dove ha coltivato il suo talento per l’arte e il disegno, passioni che portava avanti insieme a quella per la musica. Dopo la Maturità si è iscritto all’Università di Bologna, e frequentava il secondo anno del Dams, indirizzo storia dell’arte.

Marco, come anticipato, amava la musica ed chitarrista e cofondatore del gruppo ‘Hellover’ (oggi sciolto), insieme a Gabriele Bertolini, Federico Gelmi e Pietro Casari. Il primo pensiero a nome della comunità è stato quello del sindaco, Sondra Coizzi, che è stata anche insegnante di Marco alle scuole medie: «Un fatto sconvolgente. L’ho avuto come alunno, un ragazzo solare e sempre attento, pieno di vita. Il più profondo cordoglio alla famiglia. Idealmente tutto il territorio si stringe attorno a loro per ricordare Marco». Andrea Brunello, cugino del papà del giovane, ha espresso il suo cordoglio con alcune parole. «Una notizia terribile, sono senza parole – ha detto –. Era un ragazzo gioviale e tranquillo, troppo giovane per morire così».

Tra gli amici c’è poca voglia di parlare, molti si rifugiano nel silenzio per esprimere massima vicinanza alla famiglia per un dolore così profondo come la perdita di un figlio. Alcuni amici e conoscenti con cui Marco ha collaborato, lo raccontano come ragazzo «pieno di vita e studioso». Tra questi c’è Gabriele Bertolini, batterista degli ‘Hellover’: «Sono davvero sconvolto – ha detto –. Marco è stato tra i più convinti nel creare la band anni fa, un ragazzo davvero gioioso. In qualsiasi cosa che faceva ci metteva entusiasmo e mostrava grande capacità umane, oltre che musicali. Dopo che la band si è sciolta, abbiamo intrapreso percorsi musicali differenti, ma siamo rimasti in contatto».

A ricordarlo è anche Pietro Casari, altro membro della band: «Ho appreso la notizia con profondo dolore: con Marco eravamo molto legati e siamo cresciuti insieme. Abbiamo frequentato entrambi il ‘Dosso Dossi’ e abbiamo avuto modo di essere tutti i giorni a contatto, parlavamo e condividevamo la passione per la musica e non solo – è il ricordo dell’amico –. In questi ultimi anni andavamo insieme a Bologna all’università. Dal punto di vista umano – ha concluso – Marco era proprio fantastico. Sapeva catalizzare attorno a sé il gruppo di amici e aveva tanta personalità positiva. Ci mancherà davvero tanto».