"Mareggiata, colpevoli ritardi"

Fratelli d’Italia: "Con un intervento più rapido potevano essere evitati danni così ingenti". Esposto in Procura

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Con un intervento celere, potevano essere considerevolmente limitati i danni provocati dalla mareggiata a Lido di Volano. Ne è convinto Fausto Gianella, presidente della Cooperativa ittica ‘La Vela’ e presidente del Circolo Fratelli d’Italia di Goro. Assieme al senatore Alberto Balboni, all’onorevole Mauro Malaguti, alla presidente del circolo di Comacchio Tiziana Gelli e al capogruppo consiliare Bruno Calderoni, Gianella ha ripercorso quando accaduto dal 22 novembre, sostenendo che un intervento più rapido sulla rottura dell’argine ‘Madonnina’ era possibile. "A più riprese i cittadini di Lido di Volano avevano segnalato criticità sull’argine, chiedendo un intervento. Non appena mi sono accorto della falla, ho lanciato un appello tramite social e alle istituzioni con la proposta di intervenire con due pontoni via mare. E io e altri presidenti di cooperative eravamo pronti. Un appello rimasto inascoltato. Le condizioni di marea per agire c’erano tutte, con una marea a 1,45 metri. Solamente alle 19 del terzo giorno (24 novembre) è stato chiesto se il pontone poteva intervenire, ma con una marea a -20 non era più possibile. Se si fosse intervenuti nei due giorni precedenti, nel giro di poche ore la rotta sarebbe stata tamponata, limitando i danni che si sono verificati a Lido di Volano". Non potendo intervenire con il pontone, è stato effettuato un altro tipo di operazione che ha comportato la realizzazione di un percorso di circa due chilometri per intervenire via terra. "Operazione che ha richiesto 5 giorni per essere portato a termine – prosegue Gianella –, nel corso dei quali l’acqua ha continuato ad invadere abitato e pineta, provocando danni molto più rilevanti ad abitazioni e attività economiche". Sia il senatore Balboni, che l’onorevole Malaguti si chiedono per quale motivo siano rimasti inascoltati cittadini e pescatori "che – ha aggiunto Balboni – vivono e conoscono il territorio e il mare", e hanno depositato due interrogazioni (una alla Camera e una al Senato) rivolte ai ministri dell’Ambiente, e delle Infrastrutture e dei Trasporti "per chiedere quali iniziative intendano assumere per accertare cause ed eventuali responsabilità del grave disastro ambientale che ha colpito Lido di Volano, e quali iniziative per impedire che fatti simili possano ripetersi", oltre ad impegnarsi, anche grazie al contributo di Gelli e Calderoni, a vigilare affinché vengano risarciti i danni. Balboni ha preannunciato che nei prossimi giorni verrà presentato un esposto alla Procura di Ferrara, affinché vengano accertate eventuali responsabilità penali per "danno ambientale alla pineta, dove l’acqua salata filtrata nel terreno rischia di far morire i pini marittimi in un’oasi eccezionale di biodiversità sia per fauna che per flora". La norma, come riportato da Balboni, non punisce solo i reati dolosi, ma anche colposi (articolo 452 quinquies del Codice penale) contro l’ambiente.

Valerio Franzoni