Mascherine, nuove regole Obbligatorie nei reparti e con soggetti fragili

Raccomandate nelle sale d’attesa per accompagnatori e utenti senza sintomi

Le mascherine contribuiscono a salvare vite umane. Quindi, anche se l’emergenza Covid è ormai alle spalle, ci sono ambienti sanitari per cui continuare a indossarle resterà obbligatorio e altri in cui saranno raccomandate: a metterlo nero su bianco l’ultima ordinanza ministeriale, del 28 aprile, e le indicazioni che la Regione ieri ha inviato alle aziende sanitarie, con lo scopo di definire con chiarezza ambiti e comportamenti uniformi su tutto il territorio. Poiché infatti le indicazioni nazionali lasciavano la responsabilità di alcune scelte in capo alle singole direzioni sanitarie, l’assessorato regionale alle Politiche per la salute ha ritenuto opportuno stabilire una linea di azione uguale per tutte le strutture, da Piacenza a Rimini, ovviamente nel pieno rispetto di quanto stabilisce l’ordinanza del ministero della Salute.

In Emilia Romagna i dispositivi di protezione individuale rimangono obbligatori per operatori, visitatori e utenti all’interno dei reparti di degenza delle strutture sanitarie, negli ambulatori e nei centri specialistici a cui afferiscono pazienti fragili o immunodepressi, nelle sale d’attesa delle strutture sanitarie per i soggetti con sintomatologia respiratoria, nelle strutture sociosanitarie e socioassistenziali (strutture di ospitalità e lungodegenza, residenze sanitarie assistenziali, hospice, strutture riabilitative, strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti). La lista completa delle strutture residenziali coinvolte è quella indicata dall’articolo 44 del decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 12 gennaio 2017. Sono esonerati dall’obbligo i bambini di età inferiore ai sei anni, chi abbia patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e chi non possa far uso del dispositivo perché deve comunicare con una persona disabile. L’uso dei dispositivi è invece raccomandato all’interno delle sale d’attesa per operatori, accompagnatori e utenti delle strutture sanitarie che non abbiano sintomi respiratori. In linea con l’ordinanza ministeriale, infine, negli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta l’eventuale obbligo è a discrezione del medico.

Infine, i tamponi per la ricerca di Sars-CoV-2 saranno obbligatori per i pazienti che accedono al pronto soccorso o al ricovero ospedaliero già con sintomi, o che li sviluppino durante la degenza.