Massimiliano Cocco muore due giorni dopo l'incidente a Ferrara. C’è l’inchiesta

La vittima aveva 42 anni ed era alla guida di un Citroen Jumper del corriere Bartolini. Si è scontrato con un'auto in via Padova

Lo scontro tra il furgone di Cocco e l’auto in via Padova

Lo scontro tra il furgone di Cocco e l’auto in via Padova

Ferrara, 15 dicembre 2022 - Sembrava niente di grave. Un incidente importante, sicuramente, ma che soprattutto per lui Massimiliano Cocco, ferrarese di 42 anni, non aveva comportato ferite molto gravi, tanto che la prognosi di guarigione era stata di sette giorni. Ma appena 48 ore dopo quello scontro in via Padova, Cocco è morto. Complicazioni dovute alla lesioni ritenute non gravi? O altri problemi di salute sopraggiunti che si sono amplificati in una condizione fisica più debole? Domande cui proverà a rispondere la procura di Ferrara, con accertamenti specifici. Il pubblico ministero Ciro Alberto Savino, infatti, appresa la notizia del decesso avvenuto il 2 dicembre scorso, ha disposto l’autopsia per capire innanzitutto se la morte sia effettivamente legata ad alcune complicazioni delle ferite riportate nell’incidente. E nel caso dovesse emergere questo, se queste complicazioni potevano essere prevedibili dagli accertamenti eseguiti al pronto soccorso. Al momento il fascicolo d’inchiesta è aperto con l’ipotesi di reato di omicidio stradale a carico del conducente dell’auto che si è scontrata con il furgone di Cocco, un mezzo del corriere di trasporti Brt. Un passaggio dovuto per partire con la ricostruzione della dinamica dell’incidente, per individuare le esatte responsabilità dello scontro e delle conseguenti ferite che sono apparse lievi. Per poi passare all’esame degli accertamenti medici cui il 42enne è stato sottoposto dopo l’incidente. E qui, secondo che cosa emergerà, l’inchiesta potrebbe allargarsi ad altri soggetti e ipotesi di reato.

Lo scontro. Erano le 18 passate da una manciata di minuti quando Cocco alla guida del furgone Citroen Jumper dell’azienda per cui stava lavorando, transitando in via Padova, in direzione Rovigo si è scontrato con una Hunday che stava percorrendo la stessa via, ma nella direzione opposta, verso Ferrara. Un impatto quasi frontale tra i due mezzi, in cui poi è rimasto coinvolto anche uno scooterista che non ha potuto evitare l’impatto con l’utilitaria. In un primo momento sembra che le conseguenze più gravi fossero state per il conducente dell’auto, il quale era stato giudicato guaribile in trenta giorni. Mentre per Cocco, che pare avesse sbattuto la testa contro il montante del furgone, la prognosi era stata appunto di sette giorni, dopo che aveva trascorso alcune ore in pronto soccorso di Cona. Il due dicembre poi il peggioramento, l’arrivo del 118 a casa dei genitori dove stava trascorrendo la convalescenza. Cocco, che aveva compiuto 42 anni da tredici giorni, quando quel maledetto pomeriggio del trenta novembre, in via Padova, si è imbattutto in un maledetto destino. Compito della procura se ci sono responsabilità del conducente dell’altra auto e quali. E se poteva essere previsto il peggioramento. Disposta l’autopsia.