Matteo Trentini e Federico Bovolenta, due amici uniti da un tragico destino

Il primo è deceduto in un incidente stradale sabato, l’ex collega di lavoro si è arreso ad una malattia il giorno successivo

Federico Bovolenta e Matteo Trentini durante una vacanza in montagna (foto Facebook)

Federico Bovolenta e Matteo Trentini durante una vacanza in montagna (foto Facebook)

Ferrara, 12 agosto 2022 - Hanno imboccato più di una strada assieme. Fianco a fianco. Fino a percorrere, a una manciata di ore l’uno dall’altro, la via senza ritorno. Quella fra

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e Federico Bovolenta era qualcosa in più di un’amicizia. Il destino, poi, ha fatto il resto. Unendoli anche nel dramma della fine. Matteo Trentini ha infatti perso la vita, sabato scorso a Solarolo, di ritorno da una gita in motocicletta. Bovolenta, per tutti ’Bovo’, se n’è andato domenica, a causa di una malattia che non gli ha dato tregua. Ma questo è solo il capitolo finale, il più drammatico, di una storia che invece è stata costellata di sorrisi, condivisione e amicizia sincera.

La ricorda bene Alessio Faccini, che con loro ha condiviso tutto il percorso delle superiori, all’istituto Copernico-Carpeggiani. "Hai presente i migliori?", chiede Alessio. "Ecco, Bovo e Trent erano i migliori". Non sono parole frutto della commozione del momento. Il ricordo dell’amico dei due ragazzi è senz’altro commosso, ma è carico di verità. "Sono stato in classe con loro per tutto il perido delle superiori – racconta– e ricordo nitidamente come, da subito, Trent e Bovo legarono indissolubilmente. E il legame durò". L’amicizia, quella sincera e che si basa su fondamenta solide, resiste alle insidie del tempo. Resiste ai cambiamenti che la vita impone. Resiste a tutto. "Si sono diplomati assieme – prosegue – , poi si sono iscritti a ingegneria. Hanno frequentato lo stesso corso e si sono pure laureati assieme".

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Non solo. Anche dopo le superiori e il periodo universitario, il cammino di ’Bovo’ e ’Trent’ è stato comune. "Per un periodo – racconta il compagno di classe – hanno anche lavorato assieme in un’azienda, la General Cavi". Classe ’78, Bovolenta e Trentini sono stati in qualche modo i ’pilastri’ della 5N, al Copernico. "Erano davvero fenomenali – prosegue Faccini – a scuola andavano benissimo. Non avevano bisogno di studiare, ce l’avevano nel sangue". Il naturale approdo, dunque, per forza doveva essere quello di iscriversi alla facoltà di ingegneria. Anche quella dell’univeristà fu un’ esperienza che senz’altro contribuì a rafforzare un legame già profondo e solido. Probabilmente, però, al di là di ’Bovo’ e ’Trent’, in quella 5N, indirizzo meccanica dell’Itis, c’era qualcosa in più. Un collante che ha travalicato gli anni e che li ha, in un modo o nell’altro, tenuti tutti legati.

"Eravamo tutti molto amici – racconta ancora il compagno di classe –, anche se tra loro oggettivamente il legame era molto profondo. Anche nell’ottobre scorso c’eravamo trovati con tutti gli ex compagni di classe a cena. Un appuntamento al quale tenevamo e che con cadenza variabile abbiamo cercato di mantenere. Nonostante la scuola sia finita da anni e anni. Siamo rimasti sempre noi, amici come allora". Ed è anche per questo che la notizia della morte di ’Bovo’ e ’Trent’ a distanza di così poco l’una dall’altra ha destato incredulità. "Il destino è stato davvero beffardo – dice Faccini – . Una vita passata assieme. Un’amicizia che neanche la morte è riuscita a distruggere". Tanto che, anche la moglie di Bovolenta, ai funerali, "nella lettera che ha letto, ha ricordato anche ’Trent’". Come a dire che non ci poteva essere ’Bovo’ senza ’Trent’ e viceversa. I ragazzi e la loro storia, hanno comunque lasciato un segno indelebile nella comunità. La chiesa di Massa Fiscaglia, l’altro giorno, era gremita di persone per dare l’ultimo saluto a ’Bovo’, che lascia la moglie Chiara e due figli piccoli. L’ultimo saluto a Trentini sarà invece tributato oggi. La veglia della salma nella camera ardente di Argenta dalle 10. Poi alle 16,30 verrà traportata a San Biagio, suo paese natale. E’ l’epilogo di una storia e di un’amicizia come non se ne vedono tante. Forse l’unico balsamo che lenirà questa ferita dolorosa è il pensiero che ora, Bovo e Trent, continueranno a c amminare assieme. Nonostante tutto.