Meno rapine e spaccio, calo drastico dei reati rispetto a tre anni fa

La polizia di stato non abbassa la guardia e ha intensificato i controlli nelle zone a rischio

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Calano i reati, ma rimane alta l’attenzione da parte delle forze dell’ordine. Il mese di luglio da poco terminato ha, infatti, segnato un importante -20% alla voce ‘delitti commessi nel Comune di Ferrara’ rispetto allo stesso mese del 2019, ultimo riferimento prima dell’emergenza pandemica. Una notizia doppiamente positiva: da un lato, infatti, proprio gli ultimi trenta giorni sono stati oggetto di un flusso notevole di persone (nell’ordine delle decine di migliaia) che hanno partecipato alle varie serate del ‘Ferrara Summer Festival’, mentre dall’altro il dato in calo non è una circostanza isolata ma fa parte di una vera e propria tendenza. Già nel primo semestre di quest’anno, infatti, i reati complessivi denunciati alla polizia e all’Arma dei carabinieri avevano registrato un’evidente flessione.

Tornando, però, agli ultimi trenta giorni, le stesse forze dell’ordine evidenziano come, nello specifico, le rapine siano diminuite del 70%, mentre i reati in materia di sostanze stupefacenti addirittura dell’80%. A questi, poi si aggiungono i furti in abitazione (-53% rispetto al luglio 2019) e i furti con destrezza, ovvero i borseggi, (-48% sempre rispetto al settimo mese di tre anni fa). Ma non è tutto. Perché un’altra grande piaga della società moderna è rappresentata dalle truffe, che avvengono nei più svariati modi, sia ai danni di anziani fragili sia di persone sole direttamente a domicilio.

Anche in questo caso, però, i numeri forniti dagli uffici delle forze dell’ordine strappano un leggero sorriso: a luglio 2022, infatti, i raggiri sono calati del 36% rispetto allo stesso mese del 2019. Tutte buone notizie, come detto, che però non fermano i lavoro degli agenti e dei militari. A tal proposito, infatti, è stato comunicato che i controlli del territorio non solo proseguiranno, ma si intensificheranno in questo caldo mese d’agosto in particolare nelle zone cosiddette ‘critiche’ della città.

Matteo Langone