Stadio Ferrara e sequestro, Tacopina: "Mi avevano assicurato che la vicenda era chiusa"

Il neo presidente biancazzurro: "Situazione molto spiacevole.. Quindi il pubblico ospitato in questi due anni è venuto a suo rischio e pericolo?"

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di Mauro Malaguti

 

Si è trovato un bel ‘pacco’ in eredità, Joe Tacopina. Al sesto giorno di presidenza della Spal dopo il closing del 13 agosto, l’avvocato newyorkese non si aspettava certo questo secondo sequestro dello stadio, e non fatica proprio a dirlo a chiare lettere: "È una situazione molto spiacevole e molto sorprendente, ma per davvero – afferma il neo-presidente della Spal –. Mi avevano garantito che questa vicenda della tribuna era chiusa dopo le indagini che erano state svolte. Poi naturalmente la tempistica di questa storia non può non suonare parecchio sospetta: sono passati appena tre giorni lavorativi dalla conclusione dell’acquisto della società, ed ecco spuntare questa decisione". Dunque, a Tacopina era stato detto che non ci sarebbero stati strascichi, e invece... Tacopina si spiega ancora meglio: "Basandosi su questo intervento, devo arguire che tutte le volte che lo stadio in questi ultimi due anni ha ospitato tifosi, molti o pochi che fossero, gli spettatori sono andati a vedere la Spal a loro rischio e pericolo, inclusi quelli del Venezia e del Frosinone che domenica sera hanno seguito il match di Coppa Italia. Ce n’erano proprio nei settori che sono stati sequestrati… A me suona tutto davvero strano e sospetto, lo confesso".

Joe però non molla, la sua reazione è opposta rispetto a quella che due anni fa ebbero i Colombarini davanti ad analoga notizia. Allora, come si ricorderà, la proprietà accusò malissimo il colpo, e proprio quell’estate rappresentò l’inizio della fine della bella parabola dei sei anni precedenti. Tacopina si mostra al contrario molto combattivo: "Stiamo valutando tutte le opzioni legali e le seguiremo con piena forza di legge. Detto ciò, aggiungo che tutto questo assolutamente non scalfisce né compromette il nostro entusiasmo per il grande progetto che abbiamo avviato per Ferrara e per la Spal". Al momento, Tacopina non ha elementi per andare oltre in presa diretta. Oggi la società dovrebbe comunque emettere un comunicato in cui illustra la sua posizione ufficiale in merito all’intera vicenda, e se ne potrà sapere di più. Quanto a quel che più interessa i tifosi, ossia la possibilità di giocare le partite casalinghe al ‘Paolo Mazza’ già dalla prima di campionato contro il Pordenone del 29 agosto, la società intende fare il possibile e l’impossibile perchè ciò possa avvenire, possibilmente in presenza degli spettatori, quantomeno a proposito di tribuna e curva Ovest che sono i settori non soggetti a sequestro.