"Mi prostituivo per un debito"

Costretta a prostituirsi in un appartamento del Grattacielo per saldare un debito da trentamila euro contratto per il viaggio che l’ha portata in Italia. È il racconto choc di una ragazza nigeriana di 25 anni, persona offesa nel processo a una connazione 37enne. La giovane, assistita dall’avvocato Enrico Segala, ha parlato a lungo ieri mattina davanti al giudice Alessandra Martinelli. Ha spiegato di aver vissuto in quell’appartamento nel palazzone di fianco alla stazione insieme ad altre ragazze e di aver venduto il proprio corpo tra quelle mura. Ha poi riferito di aver versato all’imputata in media 20 o 30 euro per ogni volta che si è prostituita. Il caso tornerà in aula il 19 settembre per l’esame dell’imputato e la discussione.