Gentile lettrice, la situazione di Lampedusa è vergognosa e denuncia, una volta di più, l’inadeguatezza del nostro sistema di accoglienza nonostante i tentativi fatti in questi anni per migliorarlo e renderlo più efficiente. "Potrebbero essere foto della Libia. Ma no, è Italia", ha scritto a ragione l’ex sindaca di Lampedusa, Giusi Nicolini, rilanciando sui social le immagini di un centro di accoglienza misteriosamente mai ristrutturato dopo gli incendi che, ormai molti anni fa, hanno distrutto parte dei padiglioni riducendo la capienza a un massimo di 300 posti. Intanto la aggiorno sui numeri: sono 210 i migranti che fra la tarda serata di domenica e ieri hanno lasciato l’hotspot. Centotrenta sono stati imbarcati, domenica sera, sul pattugliatore della Guardia di finanza che ha fatto rotta verso Porto Empedocle. All’alba di ieri, nella struttura di primissima accoglienza, c’erano 1.014 ospiti. In giornata, 80 migranti sono stati trasferiti al porto per essere caricati sul pattugliatore della Guardia costiera che li trasferirà sempre a Porto Empedocle. Successivamente, la nave San Marco della Marina militare ha imbarcato circa 700 migranti con rotta verso Augusta o Pozzallo. Se non vi saranno nuovi sbarchi, all’hotspot di contrada Imbriacola dovrebbero rimanere 234 persone. Nonostante critiche e attacchi Lamorgese è blindata e l’Europa persevera nel lasciare il nostro Paese pressoché solo in questa emergenza.