"Mille persone hanno perso il lavoro in un anno Quei numeri solo una media"

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di Mario Bovenzi

Andrea Gandini, economista, trae dai numeri letture spesso controcorrente. Lo studioso del Cds non usa mezzi termini.

C’è qualcosa che non la convince?

"Quei numeri sono una media. Tra l’altro non cosiderano alcuni elementi cruciali"

Si spieghi

"Nel 2020 la caduta del Pil è stata di -8,9% mentre i redditi Irpef sono scesi (in media ) solo del 2,2%. Ma sono redditi da lavoro dipendente e pensionati. Non considerano la caduta del reddito dei lavoratori autonomi e in particolare commercio e ristorazione, che è stata molto più ampia. Così come non considerano la perdita di chi ha perso il lavoro (466mila dichiarazioni in meno, di cui circa mille solo nella città di Ferrara)".

Sta dicendo che mille persone hanno perso il lavoro?

"1.600 persone non hanno fatto la dichiarazione dei redditi, non hanno guadagnato nulla"

Un dato drammatico

"E’ probabile che a fronte di un 80% di dipendenti e pensionati che non hanno avuto riduzioni ci sia un 20% che ha perso in media il 20-40% e un migliaio di ex dipendenti (solo in città) che ha perso il lavoro. I territori più colpiti sono quelli produttivi e del lavoro autonomo del Nord dove nel 2020 si è diffusa la pandemia e dove le restrizioni hanno colpito più duramente. Ferrara sta quasi sempre in media. Non è strano che non abbia avuto perdite (apparenti) per coloro che sono a stipendiopensione, mentre chi vive di intrapresa, di commercio e turismo ha preso una mazzata come Venezia"

Potevano essere diverse le politiche di resistenza al Covid?

"La mortalità in eccesso di Ferrara nel 2020 è stata di +7,9% rispetto + 60% di Bergamo. Politiche territoriali differenziate meno restrittive per le aree scarsamente coinvolte dal Covid (come Ferrara) sarebbero state meno nocive, come dimostra l’esperienza svedese che ha limitato al massimo le restrizioni e registra dopo 24 mesi la minor mortalità in eccesso di tutta Europa (dopo Norvegia)".