Missione a Venezia per la presidenza a Pizzi

Vittorio Sgarbi e gli assessori Gulinelli e Lodi andranno dal coreografo e regista. In via di definizione il nuovo consiglio d’amministrazione

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di Federico Di Bisceglie

Fino ad ora sono state pressoché tutte suggestioni. Ora possiamo dire con una buona dose di certezza che il prossimo Consiglio di amministrazione della Fondazione teatro Abbado sarà composto da figure di primo piano della cultura italiana e non solo. Prima di svelarvi i nomi, annunciamo la spedizione che, lunedì, prenderà le mosse da Ferrara per approdare a Venezia. La destinazione è la casa del maestro Pier Luigi Pizzi - scenografo, regista e costumista, presente nei più importanti teatri e festival del mondo, dove ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra cui il titolo di Officier des arts et des lettres in Francia - che il presidente di Ferrara Arte Vittorio Sgarbi avrebbe suggerito come presidente onorario del Comunale.

La delegazione sarà composta, stando a quello che abbiamo potuto capire, dall’assessore alla Cultura Marco Gulinelli, da Sgarbi stesso e dal vicesindaco Nicola Lodi. L’incontro, organizzato dal critico d’arte, seppur in via informale, avrà lo scopo di sondare la disponibilità del celebre regista ad assumere l’incarico di presidente effettivo (e non onorario come inizialmente si era pensato). Ma torniamo ai nomi. Oltre alla riconferma di Giacomo Gelmi, che sui social network ha preso le distanze da alcune decisioni del vecchio Cda, ci saranno il giornalista Pietrangelo Buttafuoco (saggista di successo e pensatore di stampo conservatore), l’avvocato ferrarese Carlo Bergamasco e il regista, sceneggiatore turco naturalizzato italiano Ferzan Özpetek. Talento indiscusso, Özpetek approda nella Capitale nel ’76, dove inizia la sua formazione collezionando collaborazioni significative accanto a Tognazzi, Troisi e Nuti (solo per citarne alcuni). Tra Nastri d’Argento e David di Donatello, i successi si sprecano. Dopo il debutto sul grade schermo nel ’97 con ‘Bagno Turco’ è stato un crescendo. D’altro canto Sgarbi aveva promesso un Cda "composto da membri di altissimo spessore culturale e di comprovata fama". Con Özpetek ha fatto centro.

Sfuma invece l’ipotesi di avere all’Abbado lo storico, giornalista e presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani Giordano Bruno Guerri, che pure in una recente intervista al Carlino aveva dichiarato la sua disponibilità a venire a Ferrara "città che amo profondamente". Nel frattempo, dovrebbero definirsi in maniera più chiara i ruoli di Moni Ovadia, neo direttore del Teatro, sulla cui nomina si è consumato lo strappo (o meglio sull’emolumento che il teatro dovrà corrispondergli) e di Marcello Corvino, coadiutore artistico dell’Abbado.

L’ultimo nodo da sciogliere è legato all’insediamento del prossimo Cda. Infatti, l’atto di accettazione formale delle dimissioni di Mario Resca e del vecchio consiglio d’amministrazione da parte del Sindaco, è arrivato solo qualche giorno fa. Ora, il primo cittadino Alan Fabbri ha avocato a sé la gestione ordinaria del Teatro. L’insediamento dei nuovi membri sarà successivo all’assemblea dei soci che Fabbri dovrà convocare. Comunque, non oltre i 180 giorni.