Calenda a Ferrara. "Agli slogan e ai selfie il Pd risponde con i fatti"

Da piazza della Repubblica Modonesi e il capolista del Partito Democratico alle Europee parlano di unità. Ma le parole dell’ex ministro innescano polemiche

Aldo Modonesi (al centro) con Carlo Calenda sul palco di piazza della Repubblica

Aldo Modonesi (al centro) con Carlo Calenda sul palco di piazza della Repubblica

Ferrara, 4 maggio 2019 - Appelli all’unità del centrosinistra, frecciate alla manifestazione della Lega (e in particolare alla lunga carrellata di selfie del leader Matteo Salvini). In piazza della Repubblica, l’incontro con Carlo Calenda, capolista alle Europee, ha richiamato alcune centinaia di sostenitori del Partito Democratico.

«Noi non abbiamo bisogno di slogan, rispondiamo con i fatti concreti e con l’impegno collettivo – l’esordio del candidato sindaco Aldo Modonesi –: Ferrara ha le risorse morali, associative, sindacali e tante persone che si vogliono spendere in prima persona». Appello all’unità rinnovato anche dall’ex ministro Calenda, la cui intervista al Resto del Carlino (nella quale definiva «assurda» l’alleanza tra + Europa e Mdp a sostegno di Roberta Fusari) ha innescato un vespaio di polemiche. «L’unico voto utile è quello che non va alla destra, unico vero avversario in questa partita – la replica della Fusari – ; se a sinistra ci sono proposte civiche capaci di lavorare sulla progettualità del futuro della città, il primo a esserne contento dovrebbe essere proprio il Partito Democratico».

A stemperare le polemiche, e prendere in qualche modo le distanze da Calenda, è stato lo stesso Modonesi: «Abbiamo scelto questa piazza perché è il simbolo di un recupero intelligente, condiviso con i commercianti, apprezzato dalla cittadinanza, e promosso anche dalla brava collega di giunta Fusari».