Ferrara, molesta gli alunni fuori da scuola. Operatore sospeso e messo ai domiciliari

L’uomo è accusato di avere compiuto atti sessuali nei confronti di due studenti di dodici e tredici anni. La denuncia dei genitori

Carabinieri in azione

Carabinieri in azione

Ferrara, 5 settembre 2021 - Avvicinava i suoi alunni fuori dalla scuola, in un parchetto. Incontri apparentemente casuali, nei quali riusciva a creare una situazione di intimità che spesso, secondo quanto gli viene contestato, sfociava in veri e propri atti sessuali. Esibizioni reciproche delle parti intime e, in un paio di casi, palpeggiamenti. Sono accuse pesanti come macigni quelle piombate sulle spalle di un assistente amministrativo 37enne, fino a un paio di mesi fa in servizio in una scuola media di Ferrara. Dopo due mesi di indagini – condotte nel massimo riserbo dai carabinieri coordinati dal pubblico ministero Fabrizio Valloni – l’uomo è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari firmata dal giudice per le indagini preliminari Vartan Giacomelli su richiesta della stessa procura estense. A dare il via alle indagini sull’accaduto è stata, a inizio estate, la denuncia dei genitori delle presunte vittime, un dodicenne e un tredicenne alunni dell’istituto nel quale era in servizio l’indagato. A partire da quella segnalazione, i militari della stazione di Ferrara hanno raccolto tutti gli elementi utili a ricostruire e i fatti, fino a ottenere la misura cautelare nei confronti dell’operatore scolastico.  

I fatti. Tutto è cominciato tra la fine di maggio e l’inizio di giugno. Il protagonista della vicenda è un assistente amministrativo, in organico alla scuola media in quota Ata per il periodo della pandemia. A quanto si apprende, oltre a svolgere attività tecnica si era occupato anche di alcuni progetti didattici nelle classi. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, l’operatore avrebbe avvicinato i due alunni in un’area verde non lontana dalla scuola. Qui, in più occasioni, li avrebbe spinti a mostrargli le parti intime, esibendosi a sua volta davanti ai loro occhi. Uno dei due (il più giovane) in un paio di casi sarebbe addirittura stato palpeggiato. Ma non è tutto. Sempre secondo le contestazioni, l’uomo avrebbe anche esercitato pressioni psicologiche su uno degli alunni, al fine di vincere le sue resistenze e convincerlo a prendere parte agli incontri sessuali. Se non avesse acconsentito alle sue richieste, durante le lezioni in classe il giovane non sarebbe più potuto intervenire.  

La denuncia. Gli ‘strani’ comportamenti dell’operatore non sono rimasti segreti a lungo. Tre mesi fa, le presunte vittime si sono rivolte ai genitori, raccontando cosa stava accadendo. Questi ultimi si sono quindi rivolti ai carabinieri, denunciando quanto appreso dai figli. Sono quindi partite le indagini, nel corso delle quali sono stati raccolte anche le testimonianze dei due minori, sentiti a luglio in audizione protetta. Al termine delle attività, lunghe e complesse, la procura ha chiesto al gip la misura cautelare nei confronti del 37enne. Il giudice ha dato il via libera al provvedimento che è stato eseguito l’altro ieri dagli uomini dell’Arma. L’educatore è stato quindi messo ai domiciliari in attesa dei prossimi sviluppi. Oltre all’arresto, a carico dell’indagato è stata disposta anche la sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio. Alla luce di ciò, il 37enne non potrà fare rientro in un’aula scolastica fino alla revoca del provvedimento.