
Moni Ovadia, direttore del teatro Comunale di Ferrara presenterà a fine settimana le sue dimissioni
Ferrara, 16 ottobre 2023 – Moni Ovadia getta la spugna. Alla fine di questa settimana, rassegnerà le dimissioni dall’incarico di direttore del Teatro Comunale Abbado di Ferrara. La decisione è scaturita a seguito di un fuoco di fila che si è scatenato “contro le mie opinioni personali sul conflitto in Israele”.
I primi a chiedere un passo indietro di Ovadia sono stati i rappresentanti dell’associazione Ferrara Oltre, corroborati nella loro linea dal senatore di Fratelli d’Italia, Alberto Balboni. Ed è proprio al meloniano che Ovadia rivolge il suo sferzante commiato. "È la terza volta che, per via delle mie opinioni, Balboni chiede le mie dimissioni – spiega il direttore dimissionario al Carlino - . Evidentemente, il senatore ha individuato una persona vicina alle sue sensibilità da inserire al mio posto al teatro. Ma è evidente che questa censura rappresenta una coercizione del pensiero sul modello di un regime”.
"Si è determinata una situazione – prosegue Ovadia – che non mi permette più di svolgere il mio lavoro alla direzione del teatro in autonomia. Per cui, ho deciso di rassegnare le mie dimissioni entro la fine di questa settimana”.
Il ‘caso’ Ovadia si è scatenato a seguito delle sue esternazioni sull’attacco di Hamas in Israele. "Questa è la conseguenza di una politica di totale cecità, di occupazione e colonizzazione – aveva detto il direttore del teatro puntando il dito sulle scelte dei governi israeliani -. La Striscia di Gaza non è un territorio libero, è una gabbia: è vero che dentro non ci sono gli israeliani, ma loro controllano comunque i confini marittimi e aerei, l’accesso delle merci, l’energia, l’acqua. Non a caso l’Onu aveva già dichiarato Gaza zona ‘non abitabile’. La situazione è vessatoria, dirò di più: è infernale. Israele lascia marcire le cose, fingendo che il problema palestinese non esista, per cancellare la stessa idea che i palestinesi esistano”.
Pronta la replica del senatore Balboni. "Le sue parole – ha scandito il senatore - sono un insulto alle vittime provocate dai terroristi di Hamas contro inermi cittadini israeliani e anche di altre nazionalità che vivevano pacificamente nelle loro case. È Hamas ad essere il principale nemico del popolo palestinese, non Israele. MI vergogno ad avere uno come Ovadia al vertice di una fra le più prestigiose istituzioni culturali della città». A chiedere un passo indietro di Ovadia dal teatro, anche gli esponenti provinciali di Italia Viva.