LAURA GUERRA
Cronaca

Morandi: "Riscopriamo i cantautori"

Marco al ’De Micheli’ con ’20 canzoni da portare su un’isola deserta’

Morandi: "Riscopriamo i cantautori"

Morandi: "Riscopriamo i cantautori"

Domani alle 21 al Teatro ’De Micheli’ di Copparo arriva Marco Morandi con il concerto ‘20 canzoni da portare su un’isola deserta’.

Che spettacolo sarà?

"E’ un percorso musicale nella mia vita. Sono 20 canzoni che porterei su un’isola deserta e che mi hanno accompagnato sin dall’infanzia a oggi, brani di Battiato, Fossati, Dalla e altri, insieme a canzoni che ho scritto io e che mi rispecchiano. Giunto ai 50 anni ho voluto tirare le somme dal punto di vista musicale, filtrare le canzoni e prendere quelle che mi rappresentano di più, ma anche raccontando aneddoti e storie visto che molti di questi autori li ho anche conosciuti".

Com’è dunque il suo bilancio a 50 anni?

"Il mio è stato un percorso particolare partendo da un cognome di un certo tipo, con un’esperienza ravvicinata con la musica. Mi sono preso le mie soddisfazioni, ho vinto le mie paure, le insicurezze insite nel cammino".

Un aneddoto legato agli artisti che interpreta, che l’ha segnato particolarmente?

"Fu Lucio Dalla, che era molto vicino alla famiglia, che quando mi sentì cantare la prima volta a Video Music da Red Ronnie si stupì. In una telefonata che non dimenticherò mai mi disse ‘canti molto meglio di tuo padre’ dicendomelo da fratello maggiore che mi voleva incoraggiare".

La sua è anche una mission per fare vivere la grande canzone italiana?

"Sì. Credo che in un mondo ora così dispersivo, dove c’è tutto, sia difficile distinguere le cose più valide. Ricordare certi cantautori è importante, specie a teatro dove c’è un’attenzione particolare".

Cosa manca alla musica di oggi?

"Sostanza, fondamenta. Con due rime su una base escono su internet, senza studi di background e di profondità. E’ vero che ci sono alcuni capaci ma ora l’istinto è di buttare qualsiasi idea subito sul web senza ricerca, a caccia solo di visualizzazioni".

Cosa prova quando canta le canzoni di suo padre?

"Avendole ascoltate continuamente fin dalla nascita, per me sono some delle piccole sorelline. Sono andato a cercare le mie preferite e alcune le faccio riscoprire al pubblico come ‘Solo all’ultimo piano’".

Cosa vuol dire avere un papà come Gianni Morandi?

"E’ stato d’insegnamento e d’aiuto ma dall’altra parte c’è sempre il confronto e il pregiudizio. E la battaglia da fare diventa doppia".