In appena ventiquattro ore è salito di sette il numero complessivo delle persone iscritte nel registro degli indagati, nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla procura di Ferrara dopo la morte di due anziane all’ospedale Sant’Anna di Cona. Sono, infatti, ventidue gli indagati nell’ambito degli accertamenti sui decessi di di Gabriella Cimatti, 81enne di Forlì, e Mara Cremonini, 70enne di Castel Bolognese, in provincia di Ravenna. Un sostanzioso numero di persone che il pm che coordina le indagini, Andrea Maggioni, ha deciso di iscrivere, anche a loro tutela, per far luce su due decessi che al momento sono avvolti da un alone di mistero. In pratica tutte le persone che prima, durante e dopo le operazioni agli occhi hanno avuto a che fare con le vittime. Avvisi di garanzia che il magistrato ha inviato per permettere a chi ne è rimasto coinvolto di partecipare all’esame autoptico il cui incarico, presumibilmente, sarà assegnato domani, con tanto di quesito da porre al consulente tecnico per scoprire le cause che hanno portato ai due decessi e se, come si ipotizza, ci siano stati punti in comune.
Sotto la lente della procura è finita tutta la filiera di sanitari che ha avuto in carico le due donne: dal loro ingresso in ospedale di Cona per un delicato intervento chirurgico fino al loro decesso, avvenuto tra giovedì 27 e venerdì 28, in circostanze praticamente identiche. Le due pazienti erano arrivate al Sant’Anna per sottoporsi a un’operazione agli occhi a seguito di una grave patologia da cui erano affette. La prima è morta poco dopo essere uscita dalla sala operatoria, la seconda nella notte tra giovedì e venerdì. Entrambe con la stessa sintomatologia: arresto cardiaco preceduto da una crisi respiratoria (fame d’aria). Al momento l’ipotesi di reato con cui è stata aperta l’inchiesta è duplice omicidio colposo. E non vengono esclusi ulteriori accertamenti anche sui tempi di comunicazione alla procura – lunedì scorso – su quanto accaduto tra giovedì 27 e venerdì 28 luglio.
L’inchiesta ha come obiettivo principale capire di che cosa siano morte le due anziane e se esiste una relazione tra l’intervento chirurgico e il decesso delle due pazienti. Oppure se si è trattato di una tragica coincidenza o se ci sono responsabilità in capo ai sanitari che hanno preso in carico e assistito le due donne. Entrambe sono state operate agli occhi giovedì 27. La prima entra in sala operatoria alle 11, la seconda alle 15. L’intervento viene eseguito in anestesia totale. Al momento del risveglio, la prima paziente inizia a sentirsi male e muore poco dopo. Stessa sorte per la seconda, che però viene rianimata e trasportata in un letto del reparto di Ortopedia (l’unico libero in quel momento). Il suo cuore si fermerà nella notte tra giovedì e venerdì. Riguardo ai due episodi, l’azienda sanitaria dichiara di aver subito avviato indagini interne, al cui esito ha ritenuto di avvisare la procura.
Cristina Rufini