FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Morti nel rogo del camper, l’udienza. I familiari: "Non chiudete il caso". Si indaga per istigazione al suicidio

I parenti di madre e figlio carbonizzati nel piazzale si sono opposti alla richiesta di archiviazione del pm. Hanno chiesto l’audizione di testi e l’acquisizione di chat, il giudice si è riservato. Sotto inchiesta la ex.

I resti del camper bruciato nel parcheggio di Decathlon

I resti del camper bruciato nel parcheggio di Decathlon

Non è ancora detta l’ultima parola. Spetterà al gip Andrea Migliorelli stabilire se mandare in archivio l’inchiesta sulla tragedia di madre e figlio morti carbonizzati all’interno di un camper parcheggiato nel piazzale del Decathlon di via Aldo Ferraresi o se invece mantenere accesa la speranza di chi chiede verità sull’accaduto. A spingere per nuove indagini sono infatti i familiari delle vittime, rappresentati dall’avvocato Alessandro Sulsenti. Attraverso il legale, i parenti di Mirella Graziosi e Stefano Cavalieri, madre e figlio di 88 e 61 anni, hanno impugnato la richiesta di archiviazione dell’inchiesta avanzata dal pubblico ministero Ombretta Volta, chiedendo un approfondimento dell’attività investigativa.

In aula. A seguito dell’istanza, ieri mattina si è tenuta l’udienza di opposizione alla richiesta di archiviazione. In particolare, l’avvocato Sulsenti ha proposto l’acquisizione dei nuovi elementi per proseguire le indagini. Entrando nel dettaglio, la richiesta è quella di sentire alcuni testimoni, acquisire tabulati telefonici, chat e messaggi. L’ipotesi di fondo, sostenuta dai familiari anche attraverso un esposto, è che dietro all’incendio scoppiato all’interno del camper e costato la vita a madre e figlio ci sia un’istigazione al suicidio. Ed è infatti proprio questa l’ipotesi di reato attualmente iscritta nel fascicolo, dopo che inizialmente era stato rubricato l’omicidio colposo contro ignoti. A quanto si apprende, dopo l’esposto la famiglia aveva formalizzato una denuncia contro la ex compagna di Cavalieri, la quale ora risulterebbe indagata in forza di quell’atto. Al termine della discussione, il gip si è riservato sulla decisione. Si tratterà dunque di attendere qualche giorno per capire se l’indagine verrà definitivamente chiusa o se invece gli accertamenti proseguiranno come richiesto dalla famiglia delle vittime.

Fuoco nel parcheggio. È passato quasi un anno dalla tragedia. Era la sera del 6 febbraio quando il piazzale del Decathlon, in zona Fiera, fu illuminato dalle fiamme scaturite da un camper in sosta in un angolo del parcheggio. All’interno i soccorritori trovarono due persone carbonizzate, poi identificate in Cavalieri e Graziosi. Madre e figlio vivevano lì da qualche tempo. All’origine del rogo, secondo le conclusioni degli inquirenti, ci sarebbe l’apertura di alcune bombole di gas all’interno del veicolo. Pur con un margine di incertezza, stando agli esiti delle indagini sarebbe plausibile ritenere che dietro all’apertura del gas ci sia un gesto volontario.

Federico Malavasi