MATTEO RADOGNA
Cronaca

Morto dopo la caduta dal ponteggio: "Inadempienze sulla sicurezza"

Continua il processo dopo la morte nel 2020 di Pietro Cavagnuolo. Sentito il testimone dell’Ausl.

Un avvocato in tribunale davanti al giudice per un’udienza sulla sicurezza sul lavoro (. foto repertorio

Un avvocato in tribunale davanti al giudice per un’udienza sulla sicurezza sul lavoro (. foto repertorio

"Gravi inadempienze riscontrate nell’impalcatura e ponteggi che i lavoratori utilizzavano mentre intervenivano su una parete di un fienile. Le strutture erano più adatte a lavori semplici non a quelli complessi effettuati dagli operai. Il piano di calpestio non era sufficiente". È questa la testimonianza di un tecnico della prevenzione e sicurezza dell’Ausl in relazione all’incidente sul lavoro, a San Carlo di Terre del Reno, in cui perse la vita un operaio di 58 anni Pietro Cavagnuolo. L’uomo, dopo essere caduto da un’altezza di oltre un metro, batté la testa contro una mattone. In quel momento stava lavorando a un cantiere per la ristrutturazione di un fienile, grazie ai fondi del terremoto. L’ennesima udienza del processo per la morte del lavoratore si tenuta ieri al tribunale di Ferrara. Il datore di lavoro ha già patteggiato la pena; mentre il processo va avanti per appurare le eventuali responsabilità di un ingegnere responsabile dei lavori. Ieri è stato sentito il tecnico di Ausl che il giorno dell’incidente si precipitò sul posto. Il cantiere fu sequestrato, anche alla luce delle irregolarità relative alla sicurezza. L’operaio era caduto da un ponteggio mentre lavorava alla ristrutturazione di un fienile insieme al figlio. La vittima, originaria e residente nel casertano, era impiegato in Emilia . I sanitari del 118 tentarono di soccorrere il malcapitato senza purtroppo alcun esito. L’uomo infatti era deceduto sul colpo dopo un volo di quasi due metri. Cavagnuolo aveva sfortunatamente sbattuto violentemente la testa su un mattone. Nel cantiere addirittura mancavano i servizi igienici e gli operai non erano stati adeguatamente formati. Nel piano sicurezza erano stati omessi anche le tipologie di laterizi che venivano usati. Il processo continuerà l’8 novembre per appurare le responsabilità. Verranno sentiti i periti di parte per confutare o meno le tesi in campo. Ricostruire l’accaduto nei minimi dettagli, anche se la dinamica era apparsa chiara fin da quel terribile giorno di settembre 2020.

m.r.