Movida Ferrara, più controlli e pattuglie dedicate in centro

Il questore ha emesso un’ordinanz a che prevede il rafforzamento dell’attività il mercoledì e il venerdì Provvedimento anche per altre aree problematiche, con accertamenti quotidiani sui gruppi di ragazzi

Il questore Salvatore Calabrese

Il questore Salvatore Calabrese

Ferrara, 6 ottobre 2022 - Nuova stretta sulle zone della movida e in galleria Matteotti. A rafforzare l’attività di sorveglianza nelle aree più frequentate e delicate del centro ci hanno pensato due nuove ordinanze adottate a fine settembre dal questore Salvatore Calabrese.

L’obiettivo è quello di massimizzare gli accertamenti e di accrescere il patrimonio informativo e investigativo su zone che potrebbero essere teatro di problemi di ordine e sicurezza pubblica. Il primo provvedimento è quello che riguarda le strade della movida. L’attività (aggiuntiva, ovviamente, rispetto ai servizio ordinari delle volanti o delle ‘gazzelle’ dei carabinieri) si concentrerà nelle due giornate clou del divertimento, cioè il mercoledì e il venerdì. I servizi predisposti dal questore prevedono un meccanismo di ordine pubblico con due pattuglie di polizia o carabinieri per ognuna delle due sere (dalle 20 all’una di notte), dedicate esclusivamente alle problematiche delle zone di ritrovo di giovani del centro storico.

Discorso analogo per galleria Matteotti, luogo più volte al centro di polemiche e proteste per la presenza di gruppi di ragazzi che disturbano i passanti o le attività commerciali. La questura ha disposto un potenziamento dei controlli, con un servizio quotidiano a opera di polizia o Arma. Ogni giorno, per capirsi, le pattuglie si presentano in galleria ed eseguono degli accertamenti a tappeto (a volte anche con il supporto del personale della squadra mobile). Nel corso di queste attività vengono identificate quante più persone possibile, anche e soprattutto allo scopo di capire se dietro alle tante segnalazioni ci siano soltanto epsiodi di maleducazione o se invece vi si annidi qualcosa di più grave e preoccupante.

Il centro storico non è però la sola parte di città sulla quale si concentra l’attenzione di palazzo Camerini. Ai servizi appena descritti, si somma una serie di altre attività mirate e aggiuntive rispetto al normale lavoro di controllo delle pattuglie. Tre volte alla settimana, il personale territoriale riceve il supporto degli agenti del Reparto Prevenzione Crimine di Bologna, che agisce nelle zone della città in cui si ritiene necessario un maggiore monitoraggio.

Sul fronte dello spaccio, ad esempio, il focus si concentra sul Gad (dove peraltro è all’opera il cosiddetto ‘poliziotto di quartiere’, una pattuglia esplicitamente dedicata alla zona) o su via Baluardi, mentre per quanto riguarda la piaga dei furti il mirino si fissa sulle aree di via Comacchio, via Modena e via Bologna. Ultimo, ma non per importanza, il questore ha chiesto ai suoi uomini un aumento del numero di controlli anche nei turni di lavoro ‘ordinari’. Ogni singola volante ora identifica dalle venti alle venticinque persone, mentre Il Reparto prevenzione crimine arriva fino a ottanta.