Muratore trovato morto sotto casa. L’ipotesi: travolto da un pirata

Il corpo di Mikel Gjini, 38 anni, era stato segnalato da alcuni passanti in via Ticchioni. La polizia indaga a tutto campo

L'uomo è stato trovato morto in via Ticchioni, vicino alla sua abitazione

L'uomo è stato trovato morto in via Ticchioni, vicino alla sua abitazione

Ferrara 24 luglio 2021 - È giallo sulla morte di un albanese di 38 anni, Mikel Gjini, il cui cadavere è stato rinvenuto ieri, intorno alle 19, in via Ticchioni, a pochi passi dal grattacielo. Il corpo disteso e supino dell’uomo, muratore, sposato e padre di due figli piccoli, è stato trovato davanti al condominio dove abitava, da alcuni passanti. Era in fin di vita, e le persone accorse hanno subito dato l’allarme. La prima ipotesi è che l’uomo fosse precipitato da un’altezza considerevole, ossia dal terzo piano. Ma poi dopo i primi accertamenti, la pista seguita dagli inquirenti è stata quella di un investimento da parte di un pirata della strada.

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A ricostruire l’accaduto, la squadra mobile di Ferrara, che ha chiuso gli accessi di via Ticchioni per permettere al medico legale di controllare il corpo senza vita. L’uomo indossava una t-shirt bianca e dei bermuda verdi. Le gravi ferite erano concentrare tutte sulla parte posteriore della testa. Il medico legale ha controllato meticolosamente tutte le ferite e il corpo è stato spostato di pochi centimetri per capire a cosa fossero dovuti i traumi. Gli investigatori, dopo aver scartato la tesi di una caduta dall’alto, hanno ipotizzato che si trattasse di un investimento, alla luce dei traumi sul corpo. Nessuno dei residenti, però, ha visto una macchina travolgere il 38enne. Neanche il rumore di una frenata improvvisa è stato avvertito dagli inquilini del condominio. Dopo pochi minuti dalla notizia della morte, i parenti dell’uomo sono accorsi sul posto. Una decina di persone aggrappate ai nastri che delimitavano i rilievi della polizia. C’era anche il cugino di Gjini che aveva visto per l’ultima volta il muratore. "Sono anche il suo datore di lavoro – racconta l’uomo -. Era un bravo ragazzo e da una settimana era a casa, perché si era procurato un infortunio cadendo da una scala mentre lavorava in un cantiere a Ferrara. Aveva dormito le ultime notti dalla sorella a Porotto. La moglie e i figli erano a Lezhe in Albania". Lo aveva visto per l’ultima volta nel pomeriggio: "Aveva mangiato con me – continua il cugino –. Era contento perché aveva acquistato il biglietto e domani (oggi, ndr) sarebbe tornato in Albania dalla moglie, che lo aspettava a braccia aperte. Alle 16,30 è uscito per andare a prendere i vestiti e fare la valigia". Dopo di che si sono perse le tracce del muratore 38enne. "Non so cosa sia successo, perché nelle ultime ore non ci siamo più sentiti", spiega il cugino. I parenti indicano un appartamento al terzo piano lontano dal luogo dove è stato travolto Gjini. "Il suo balcone è quello, non capiamo come sia arrivato lì, forse era uscito e qualcuno lo ha investito", sottolineano all’unisono un’altra cugina e uno zio. Il cugino non si dà pace: "Non aveva problemi di soldi, aveva una bella famiglia. Aveva tutta la vita davanti. Mi parlava sempre dei suoi progetti per il futuro". Gli altri inquilini del condominio erano giorni che non lo vedevano. "Dormiva dalla sorella per questo non è si è fatto vedere da queste parti – sottolinea un’anziana –. Lavorava molto, non c’era modo che si riposasse".