Musei più inclusivi e accessibili, un ciclo di incontri a Casa Romei

Si parte oggi con il primo evento con protagonisti museologi, archeologi e storici dell’arte

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Nell’ambito del progetto Sintonie, la Direzione regionale musei Emilia-Romagna, Assicoop Modena&Ferrara e Legacoop Estense propongono un ciclo di incontri per mettere in dialogo esperti e cittadini sui temi dell’accessibilità, del welfare culturale e dei processi partecipativi. Saranno tre gli appuntamenti, tra ottobre e dicembre al museo di Casa Romei, per confrontarsi su come rendere i musei sempre più al servizio della società, accessibili e inclusivi per le comunità e i pubblici di riferimento.

Si parte oggi, dalle 16.30 alle 18.30, con l’incontro dal titolo ‘Musei e accessibilità’, con interventi di Maria Chiara Ciaccheri, museologa esperta in accessibilità museale, dell’architetto museologo Fabio Fornasari e di Elisa Bonacini, archeologa esperta di comunicazione culturale. A moderare l’incontro saranno Patrizia Cirino, antropologa museale responsabile dei servizi educativi della Direzione regionale musei Emilia-Romagna e Chiara Lachi, storica dell’arte esperta di educazione museale. "Se vogliamo davvero che il museo sia un’antenna che capta – afferma Patrizia Cirino –, uno spazio di mediazione attivo sul territorio portatore di salute e benessere, al servizio della società, dobbiamo operare un cambiamento profondo all’interno dell’istituzione, e predisporre strategie e servizi per tutti i pubblici come elemento strutturale stabile e permanente, non più come eventi spot. Il museo oggi sollecita un dialogo critico sul futuro, garantisce eguali diritti ed eguale accesso e organizza la propria offerta per supportare la costruzione di una società consapevole. I vari soggetti interessati devono essere parte attiva di questo processo di cambiamento. Non semplici destinatari delle esposizioni permanenti e delle mostre temporanee, ma potenziali generatori e co-curatori di contenuti. E la società tutta, non solo gli esperti del settore, deve essere coinvolta, perché il patrimonio è privo di senso se non è costantemente ricreato nella relazione con le persone, i musei appartengono alla collettività e questo senso di appartenenza va coltivato e condiviso con tutti".