DAMIANO MOSCARDI
Cronaca

Museo di Storia naturale. Nuovi spazi e accessibilità, un piano da due milioni

Presentato il progetto per trasformare la struttura in un polo di innovazione. Altre sale, un giardino botanico didattico e una ‘stanza delle meraviglie’. Il vicesindaco Balboni: "Un luogo identitario, tra educazione e ambiente".

L’immagine fornisce un’idea di come sarà l’area espositiva interna del Museo di Storia Naturale di Ferrara

L’immagine fornisce un’idea di come sarà l’area espositiva interna del Museo di Storia Naturale di Ferrara

Ferrara guarda al futuro senza dimenticare il suo passato, con un progetto da 2,26 milioni di euro per trasformare Il museo civico di Storia naturale in un polo di innovazione, accessibilità e cultura. L’investimento lo renderà dunque più tecnologico e integrato nella vita cittadina. Il progetto, finanziato con fondi europei Fesr, è il primo di dieci cantieri che rientrano nell’ambito delle Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibile (Atuss) promosse dal Comune. L’obiettivo è di concludere i lavori entro giugno 2026. L’annuncio ufficiale è arrivato ieri durante un incontro nella sede del museo, che ha visto la partecipazione di istituzioni e progettisti coinvolti in questa importante opera di riqualificazione.

Un rendering che mostra come sarà l’area esterna del nuovo museo
Un rendering che mostra come sarà l’area esterna del nuovo museo

Tra i relatori dell’evento, il vicesindaco Alessandro Balboni, delegato alla strategia Atuss Look Up!, Alessia Pedrielli, coordinatrice dei progetti strategici del Comune, Elisa Uccallatori, rappresentante della società di progettazione, Stefano Mazzotti, direttore del museo e Alessio Stabellini, dirigente del settore Ambiente. "Accolgo con emozione questo progetto, si tratta di un luogo identitario della città – ha dichiarato Balboni –. Ho iniziato a occuparmi di questo museo nello scorso mandato, è stata una scelta politica di portarlo dall’assessorato alla cultura a quello dell’ambiente. Per dare una particolare attenzione al ruolo di educazione e sensibilizzazione a vocazione ambientale di questo luogo". L’obiettivo della riqualificazione è chiaro: rendere il museo uno spazio fruibile per tutti, con l‘abbattimento delle barriere architettoniche e in modo da garantire una maggiore accessibilità. Il giardino sarà parte integrante del nuovo percorso didattico, grazie alla collaborazione con l’orto botanico universitario.

La presentazione del progetto alla presenza del vicesindaco Balboni
La presentazione del progetto alla presenza del vicesindaco Balboni

Ma l’inclusività non è solo una questione di accessibilità fisica. La nuova disposizione degli spazi mira a rafforzare il legame tra il museo e la città. L’elemento più innovativo sarà la Wunderkammer, una stanza delle meraviglie collocata all’angolo tra via Boldini e via De Pisis, visibile anche dall’esterno. Questo spazio espositivo stimolerà la curiosità dei passanti, trasformando il museo in un punto di attrazione anche per chi lo osserva dall’esterno. Il museo di Storia naturale è stato progettato negli anni ’30 dall’ingegnere Carlo Savonuzzi e il progetto di riqualificazione rispetterà il valore storico dell’edificio.

In questo modo verranno preservati gli elementi iconici come lo scalone in marmo e i portali originali. Sul fronte impiantistico, l’intervento si concentrerà su efficienza energetica e sostenibilità, con soluzioni che ridurranno al minimo l’impatto ambientale e miglioreranno la sicurezza della struttura. Oltre a essere un centro espositivo, il museo diventerà un vero e proprio laboratorio di conoscenza, un luogo dove i visitatori non si limiteranno a osservare reperti, ma verranno anche coinvolti in un’esperienza interattiva e immersiva.