Museo ebraismo Ferrara, sbloccati 25 milioni di euro per il Meis

L'annuncio di Franceschini: "Lo dobbiamo a Liliana Segre"

Museo dell'ebraismo a Ferrara (Bp)

Museo dell'ebraismo a Ferrara (Bp)

Ferrara, 9 novembre 2019 - Cancellati dal precedente governo, sono stati ripristinati oggi dal Mibact con 25 milioni di euro i finanziamenti per il Meis, il museo dell'ebraismo di Ferrara. Lo anticipa il ministro della cultura Dario Franceschini. "Lo dobbiamo a Liliana Segre - dice - a lei personalmente e a quello che rappresenta. La conoscenza è il migliore antidoto contro odio e intolleranza"

A fine ottobre era stato firmato il protocollo d’intesa tra il Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah (Meis), con sede a Ferrara (dove erano le vecchie carceri in cui fu imprigionato anche Giorgio Bassani), e il Parco archeologico del Colosseo.  Un accordo che "dà il via a una collaborazione per realizzare progetti condivisi di ricerca e di valorizzazione", aveva spiegato il presidente del Meis, Dario Disegni, "con scambi finalizzati alla conoscenza della storia dell’ebraismo".

Il Meis vide come padri fondatori Dario Franceschini e Vittorio Sgarbi, che per primi firmarono nel 2003 la legge ‘bipartisan’ di fondazione del museo (votata in Parlamento all’unanimità) "quale testimonianza delle vicende che hanno caratterizzato la bimillenaria presenza ebraica in Italia". Dopo complesse vicissitudini – legate ai finanziamenti dei vari blocchi di cui è composto – il museo è stato inaugurato il 14 dicembre 2017, completato solo in parte, con la mostra Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni, che ricostruiva il primo segmento del percorso permanente.  La volontà del museo è quella di comunicare, con l’uso di tecnologie all’avanguardia, l’unicità della storia e la peculiare presenza degli ebrei in Italia, con un’ampiezza e una completezza finora assenti. Attualmente al museo di Ferrara è in corso la seconda parte di storia, con Il Rinascimento parla ebraico.