
Ieri mattina un primo contatto tra i cittadini delle due zone più sensibili "Ci scambiamo le esperienze, pronti a coinvolgere anche altri luoghi". Durante il concerto dalla case hanno registrato i decibel con strumenti ad hoc.
Piazza Ariostea chiama, la Darsena risponde. "La nostra è una comune protesta, lottiamo contro la musica ad alto volume, il disturbo alla quiete pubblica, per quegli anziani costretti a restare chiusi in casa, nel martellare delle note. Quartieri ostaggio dei concerti, degli eventi", Carmelo Cocuzza, 76 anni, medico, tra i fondatori di Forza Italia a Ferrara, svela quello che sarà il prossimo passo avanti nella battaglia contro i decibel che rimbalzano la sera su muri e finestre. L’obiettivo è quello di creare un asse con i luoghi che finiscono nel vortice della movida, il primo di questi ’patti’ potrebbe essere quello tra i residenti di piazza Ariostea e di chi vive nella zona della Darsena, anche quest’area ormai storicamente deputata ad accogliere musica e bollicine, ritmi e frotte di ragazzi. Ieri c’è stato un primo contatto tra Cocuzza – che sta continuando a raccogliere firme in calce al documento che denuncia la situazione nel quadrante Palestro, Porta Mare, via Fossato – ed alcuni cittadini della Darsena. Tra questi Marco Giardini, un residente. "Si tratta di situazioni analoghe, forse quella che viviamo in piazza Ariostea è la più pesante, ma l’unione delle nostre forze potrebbe portare a un risultato per tutta la città. Sia chiaro, ci tengo a precisarlo, nessun residente vuole che i giovani non possano divertirsi. Ma il divertimento di qualcuno non deve diventare il disagio per tutti gli altri", spiega il dottore, che ieri sera con alcuni strumenti ha misurato i decibel della musica uscita dalla casse e dagli amplificatori dei Massive Attack, gruppo britannico, Union Jack e ’bionde’ a fiumi. Spiega Marco Giardini: "Il confronto è certamente costruttivo, vogliamo capire come si sono organizzati, come si stanno muovendo a livello legale, come arrivare a fare un esposto in procura, quali avvocati consultare. In piazza Ariostea si sono organizzati, hanno messo a frutto la loro esperienza a tu per tu con i tanti disagi che questi eventi organizzati in luoghi non idonei provocano. Il loro contributo è già prezioso. Il passo avanti sarebbe poi quello di procedere a questo punto insieme, così la voce dei cittadini risuonerebbe più forte". E suonava già piuttosto forte la musica nella tarda mattinata, erano solo le prove.
"Non è possibile appropiarsi di fatto per due mesi di una delle piazze più belle di Ferrara, d’Italia, patrimonio dell’Unesco, per trasformarla in una discoteca privata a cielo aperto. Così si impedisce la fruizione alla cittadinanza. Con danni alla salute delle persone anziane e fragili", sottolinea Cocuzza, il lenzuolo di protesta appeso al bancone, gli occhi al soffitto affrescato al secondo piano della sua abitazione. C’è una donna con bambino, i putti. "E’ prezioso, la casa è del Quattrocento. Le vibrazioni lo stanno danneggiando", la sua denuncia. L’esposto poggiato sul tavolo, in una busta trasparente. Pronto ad essere consegnanto alla Procura. "Ma perché non se ne vanno al Parco Urbano?".